E' di nuovo tempo di 6 Nazioni. Il torneo più antico del mondo entra, da quando lo giocano in sei, nel suo 18/o anno di età, il quinto all'Olimpico di Roma. Un appuntamento ormai fisso nella Capitale, e questa volta fin dall'inizio, visto che il programma della prima giornata prevede la sfida in casa degli azzurri contro il Galles (ore 15). Gli altri match interni dell'Italia di O'Shea saranno sabato 11 febbraio alle 15.25 contro l'Irlanda e sabato 11 marzo alle 14.30 contro la Francia. Fuori casa l'Italia giocherà La presentazione del torneo del 2017 c'è stata oggi nel Salone d'Onore del Coni, alla presenza del numero uno dello sport italiano, Giovanni Malagò, del presidente della Fir, Alfredo Gavazzi, e degli assessori allo Sport di Comune di Roma e Regione Lazio, Daniele Frongia e Rita Visini.
"Siamo diventati maggiorenni - specifica Malagò -, ed è importante per il movimento del rugby italiano poter ospitare ed essere protagonista di questo torneo. Voglio sdoganare il concetto della disciplina del rugby, un discorso che supera lo steccato del singolo sport. Non esiste nel mondo una realtà in cui negli impianti del Comitato olimpico nazionale, qui al Foro Italico, si disputano il Sei Nazioni, il Golden Gala, il Settecolli di nuoto e gli Internazionali di tennis. Il nostro intento è sempre quello di valorizzare al meglio questo straordinario torneo, tanto più quando giochiamo tre partite su cinque in casa".
"Dove possiamo arrivare? Non mi piace mai sbilanciarmi, sono convinto di una cosa: che siamo sulla buona strada, l'avevo già detto dopo i 60 punti subiti con la Nuova Zelanda, la vittoria sul Sudafrica e lo ribadisco anche dopo la sconfitta con le Isole Tonga. In questo Sei Nazioni abbiamo 5 partite che sono 5 opportunità". Lo dice il capitano dell'Italrugby, Sergio Parisse, a margine della presentazione del Sei Nazioni. Sarà il primo torneo in azzurro del neo ct Conor O'Shea: "E' un allenatore molto positivo - spiega Parisse - con tantissime energie e sicuramente molto motivato. Sta trasmettendo tutte queste energie alla squadra e noi non possiamo far altro che allenarci intensamente e cercare di essere competitivi. Sono convinto che saremo capaci di esserlo". Quanto alla spinta dell'Olimpico, Parisse non ha dubbi: "Sarà fondamentale - conclude il capitano - Ogni volta che giochiamo in Italia gli stadi sono sempre pieni e per noi giocatori è una carica in più".