Cagliari-Udinese 0-4. I bianconeri dilagano nella ripresa grazie ad un sontuoso Deulofeu (doppietta) - nel tabellino anche Makengo e Molina - ed espugnano l'Unipol Arena. I rossoblu, carenti nella reazione, terminano in 10 (espulso Marin) e duramente contestati. Cronaca "Scusateci". È il messaggio apparso pochi minuti fa sui social del Cagliari dopo la sconfitta con l'Udinese. L'immagine è laconica: i quattro mori su uno sfondo azzurro. E quella parola, "scusateci", fa capire che è in corso una riflessione all'interno del club rossoblu. La posizione di Mazzarri non è più salda come prima. Anche perché la società riponeva molta fiducia in questa gara, preceduta da due giorni di ritiro. Contestazione dagli spalti. Ma non c'è stato come in un'altra occasione l'assalto dei tifosi alla zona antistante gli spogliatoi. Nessun tesserato del Cagliari ancora davanti alle tv.
"Mazzarri è l'unica certezza. Rimane e rimarrà fino in fondo mentre qualcuno non è degno di indossare questa maglia ed è giusto che non la indossi più per rispetto di questa società": così ai microfoni di Sky Sport il direttore sportivo del Cagliari, Stefano Capozucca dopo la pesante sconfitta dei sardi in casa contro l'Udinese. "Dobbiamo delle scuse a tutti, soprattutto ai nostri tifosi - ha aggiunto - Normale che quando si perda 4-0 in casa ci sia un senso di vergogna". "Dobbiamo stare zitti e vergognarci: una gara iniziata male e finita peggio. Qualche giocatore non è degno di indossare questa maglia, non voglio più vedere certe facce". Lo ha detto a fine gara il ds Stefano Capozucca. "Per giocare nel Cagliari bisogna avere amore e cuore: sì può perdere però bisogna combattere. Le abbiamo provate tutte, la società aveva garantito un premio per cercar di vincere. Ma la prestazione l'abbiamo vista tutti. Qualcuno stava piangendo, io chi ci mette il cuore lo perdono. Nessuno qui vuole retrocedere".
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