La Roma espugna Bergamo, l'Atalanta sconfitta 4-1 con doppietta di Abraham, gol di Zaniolo e Smalling. Autogol di Cristante su tiro di Muriel per la rete degli orobici. LA CRONACA
"Che vittoria, che vittoria...daje". Per Tammy Abraham, centravanti inglese della Roma autore di una doppietta nella vittoria in casa Atalanta, e' piu' difficile il saluto in romano ai suoi tifosi che superare le marcature avversarie. "Tanti erano scettici sul nostro destino qui - ha detto Abraham, a Dazn, parlando in inglese - la consideravano una missione impossibile. E invece abbiamo vinto, e che vittoria. Una delle piu' belle della stagione, come dimostra la felicita' dei tifosi venuti fin qui. Cosa dico loro in italiano? Ciao, Roma, e daje..
"Se Palomino non ha toccato la palla, e' una follia annullare il gol del 2-2 col Var: l'arbitro l'aveva dato, e poi ci ha detto che c'era il suo fuorigioco. Ma se non la tocca, come mostrano le immagini, e' una roba che non sta in piedi..". E' una furia Gianpiero Gasperini, dopo la sconfitta in casa con la Roma: al centro della sua contestazione l'annullamento del gol del 2-2, per un off side di Palomino alle spalle di Cristante che devia nella sua porta. "Ne va della credibilita' del calcio - dice a Dazn il tecnico dei nerazzurri - col 2-2 era un'altra partita, non voglio togliere meriti alla Roma ma questa e' una follia"
Una zampata di Mourinho, la prima dal suo ritorno in Italia, schioda la Roma dalla sua lunghissima astinenza con le squadra di vertice, e i giallorossi fanno il colpo in casa dell'Atalanta: 4-1, con doppietta di Abraham e ritorno al gol di Zaniolo. Il carattere dei giallorossi e l'equilibrio tattico del poroghese battono Gasperini e la sua trazione anteriore con cambio di modulo in corso d'opera. Il doppio colpo in una frazione del doppiettista Abraham e di Zaniolo resiste al golletto di Muriel (deviato), segnato alle soglie dell'intervallo, addizionandosi della zampata di Smalling per calare il poker sporco sulla striscia positiva di sei successi dell'Atalanta. Tre punti meritati per una Roma apparsa quasi sempre in controllo.
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