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Italiani tra i meno contenti del 'back to school'

Skuola.net analizza i dati Pisa e AlmaDiploma.

Tra qualche giorno si riapre ufficialmente la stagione del mal di scuola. Il back to school è alle porte e gli studenti italiani sono tra i meno contenti al mondo di tornare tra i banchi. Perché? Gli insegnanti non sanno spiegare per 2 su 7, le aule sono inadeguate per 1 su 2 e nemmeno l’operato dei rappresentanti degli studenti è soddisfacente per il 44%. Vabbè, almeno ci sono i compagni di scuola, penserete voi. E invece no. 1 studente su 3 lamenta di essere stato vittima di bullismo o cyberbullismo almeno una volta, per cui la paura fa capolino dalle porte delle classi. È quanto emerso da un’analisi di Skuola.net sui dati Pisa e AlmaDiploma.


Insomma, abbiamo la pizza, il mandolino e gli studenti tra i meno felici del mondo. Secondo il focus Pisa “What 15-year-olds know and what they can do with what they know”, siamo al 54esimo posto per grado di felicità a scuola dei ragazzi. E se vi sembra un buon posizionamento, aspettate a cantare vittoria: dopo di noi ci sono solo Qatar, Grecia, Russia, Polonia, Lettonia, Finlandia, Estonia, Slovenia, Repubblica Ceca e all’ultimo posto la Corea. Troppe posizioni ci separano dal primo Stato in classifica, quello che ha gli studenti che si alzano con il sorriso pensando sia arrivato il momento di andare finalmente a scuola, l’Indonesia. A superarci sono anche Serbia, Montenegro, Vietnam e Kazakistan.


A raccontarci i motivi per i quali i ragazzi soffrono la scuola italiana ci ha pensato un’indagine di AlmaDiploma sul profilo dei diplomati. Come è facile aspettarsi, gli insegnanti non vanno giù agli studenti: il 28% li giudica poco chiari nell’esporre la lezione e altrettanti anche poco disponibili al dialogo. Addirittura, 1 teenager su 5 li etichetta come “incompetenti” e per il 37% hanno persino scarse capacità di valutazione. Altrettanto semplice da immaginare è che gli studenti si rendono benissimo conto di quanto le scuole italiane spesso siano strutturalmente vecchie: 1 su 2 giudica le aule inadeguate, e per il 47% lo sono anche i laboratori. La metà degli intervistati continua il suo affondo ritenendo insoddisfacenti anche le attrezzature e gli impianti sportivi.

Ed è ancora AlmaDiploma a raccontarci come i ragazzi siano insoddisfatti anche della loro organizzazione scolastica: l’operato dei rappresentanti degli studenti non va bene al 44% di loro, le attività extrascolastiche sono insoddisfacenti per il 45% e lo è altrettanto la pianificazione dell’orario scolastico per il 46%. Per non parlare poi dell’adeguamento tecnologico ritenuto invece “inadeguato” per il 45% degli studenti. A beccarsi un’insufficienza da 1 teenager su 3 sono i corsi di recupero, e per 1 su 2 se lo meritano anche gli spazi comuni e la comunicazione. Finiscono sulla lista nera di 2 ragazzi su 5 anche l’ orientamento post diploma mentre un altro 46% ci inserisce anche le attività pratiche svolte in orario scolastico.

E se i compagni di classe dovrebbero aiutare a rendere il back to school meno traumatico, non sempre è così. Infatti in una recente indagine di Skuola.net, 1 studente su 3 ha confessato di essere stato almeno una volta vittima di atti di bullismo o cyberbullismo

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