"Più si entra nel merito più la riforma toglie alibi a tutti. Non c'è più potere per il presidente del Consiglio ma si semplifica il sistema politico. Se voti No stai difendendo la 'Casta': contento te, contenti tutti. Non mi venite a cercare poi... Se di fronte alla domanda vuoi ridurre parlamentari e costi della politica gli italiani votano No, se c&rsquoè gente che brinda sono i sostenitori della Casta, non gli innovatori. Quelli che per anni hanno sempre detto No al cambiamento". Lo dice Matteo Renzi a Caltanissetta.
"Se si leggono i lavori della Costituente - dice ancora - il bicameralismo paritario non lo voleva nessuno: è stato un compromesso. Ora sono tutti contro perché si rendono conto che cambiano le regole del gioco. Il No è di chi vuole continuare con la palude, con maggioranze diverse tra Camera e Senato. Sia Prodi che Berlusconi sono andati a casa perché in una delle due Camere gli mancava la maggioranza". "Se dobbiamo diventare come gli altri che stanno aggrappati alla poltrona, noi non ci stiamo", sottolinea. "Anche per colpa mia c'è un sacco di confusione su questo referendum", aggiunge. "C'è chi dice 'voto No perché mi sta antipatico Renzi'. Anche a me sta antipatico ma se vince il No - non vincerà - ma se dovesse vincere il No i parlamentari alla prossima legislatura diranno che vorrebbero ridurre il numero dei parlamentari ma i cittadini si sono espressi e hanno detto No. Difficilmente le cose cambieranno".
"Ci son quelli che per trent'anni fa potevano cambiare le cose e non le hanno cambiate e ora pur di non vedere che altri lo facciano, fanno carte false per evitarlo. E questo è ingiusto, ingiusto, ingiusto. Perché se vuoi bene all&rsquoItalia speri che chi arriva dopo faccia meglio, non di segargli le gambe". "Se vince il Sì l&rsquoItalia entra nel futuro, se vince il No ci teniamo quelli di prima e magari torna qualcuno".