La lavagna era stata preparata per loro, fra le querce e i pini: un gruppo di 9 bambini fra i 4 i 7 anni è tornato questa mattina in classe ma in mezzo al bosco, con i genitori al posto di maestre e maestri per protesta contro la mancata riapertura della scuola del loro villaggio, nella Drome (sud-est della Francia).
L'inedita lezione si è tenuta, nel primo giorno della riapertura di molte scuole francesi dopo il lockdown, in una foresta vicina a Montmeyran, su un terreno appartenente a una delle famiglie dei bambini dove un potatore aveva lavorato per fare spazio tra la fitta vegetazione. Nello spiazzo così creato, sono stati sistemati tavoli e sedie, è stato portato materiale scolastico e l'immancabile seguito di prodotti per disinfettarsi le mani "all'entrata e all'uscita" dell'aula a cielo aperto, indicata su un pannello come "Scuola aperta".
Tutti sono arrivati puntuali alle 9, la temperatura era tale da non consigliare di togliersi giubbotti e giacche a vento. La lezione numero 1 ha ruotato attorno ai gesti per la sicurezza sanitaria contro il Covid-19, seguita da lettura, matematica e dettato. L'esperimento sembra sia stato riprodotto in una ventina di altri piccoli centri nei dintorni di Montmeyran, paese di 3.000 abitanti dove la scuola non ha riaperto per impossibilità di rispettare il protocollo previsto per la Fase 2. In particolare, il Comune non ha abbastanza personale per far rispettare le consegne e gli edifici sono troppo vecchi e rendono più difficili i necessari adattamenti. Per questo, il sindaco ha deciso di non rischiare e i genitori si sono organizzati con i piccoli - impazienti di ritrovare i loro compagni di classe dopo 2 mesi di isolamento - per far lezione nel bosco.