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gb - Deputata-infermiera licenziata perché lamenta carenze in casa di riposo

7 maggio

Redazione ANSA LONDRA


Divieto di critica, pena il benservito. A denunciare questa inedita forma di censura ai tempi del coronavirus è stata la più giovane deputata britannica a Westminster, allontanata dalla casa di cura dove era tornata a prestare generosamente servizio dopo l'inizio dell'emergenza, per aver denunciato la carenza di presidi di protezione (Dpi) nel suo ruolo parallelo di esponente politica.

A fine marzo Nadia Whittome, 24enne laburista eletta a Nottingham, aveva approfittato della chiusura del Parlamento per rientrare nel presidio sanitario dove aveva già lavorato qualche anno prima. Una casa di assistenza per anziani nella quale Whittome si alternava tra il lavoro di cuoca, inserviente e addetta all'assistenza dei pazienti. Militante socialista, sostenitrice della svolta a sinistra del Labour di Jeremy Corbyn, Nadia aveva deciso anche di donare il suo stipendio part-time al servizi sociali locali. Fino a quando, la settimana scorsa, la direzione della struttura non ha deciso di rinunciare ai suoi servizi. Giustificando l'interruzione della collaborazione - ha raccontato la deputata - con un'intervista, ritenuta inopportuna, rilasciata dalla stessa Whittome alla Bbc, nella quale ella stigmatizzava la mancanza di adeguati tutele per il personale.

"Sono sorpresa perché non è mai stata mia intenzione dipingere in maniera negativa la clinica - ha spiegato la deputata. Continuerò a raccontare la verità sulla mia esperienza in prima linea, e a condannare ogni società che impedisce ai propri dipendenti di esprimersi liberamente".

Di fronte alle accuse di Whittome, la società che gestisce la casa di riposo ha cercato di minimizzare il caso, sostenendo che si è trattata di una decisione logistica, priva di ogni intenzione punitiva. "Abbiamo accolto con piacere il contributo di Nadia negli otto turni che ha svolto da noi - ha tagliato corto una portavoce di ExtraCare - La situazione ora si è normalizzata e non abbiamo più bisogno del suo aiuto". Una precisazione con il veleno in coda, quando la portavoce ha smentito categoricamente la denuncia di Whittome, sulla carenza di mascherine e camici: sottolineando, come fosse una prova, che nella struttura non vi sono stati decessi per Covid-19.

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