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russia - 21enne si offre come 'untore' a pagamento, 'danni a competitor'

25 marzo

Redazione ANSA MOSCA

Parafrasando Lev Tolstoi, tutti i popoli felici si assomigliano fra loro, ogni popolo alle prese con una pandemia è infelice a suo modo. E c'è chi cerca di trarne vantaggio. Come nel caso di un trainer 21enne di Novokuznetsk, in Russia. La sua ideona: sfruttare il rientro dalla Cina offrendo i propri servigi a imprenditori e professionisti senza scrupoli. Come? Recandosi all'indirizzo dell'odiato competitor, tossire o starnutire, e poi notificarlo alle autorità competenti - che probabilmente chiuderanno l'esercizio in virtù dei protocolli anti coronavirus.
    Il servizio non è a buon mercato: 50mila rubli (circa 600 euro, al cambio attuale, ovvero una bella sommetta in Russia).
    Ma d'altra parte chi viola la quarantena rischia multe salate e persino il carcere. L'offerta - racconta la testata Meduza, che cita il ministero degli Affari Interni della regione di Kemerovo - è stata pubblicata su un sito di annunci gratuito e presto intercettata dalle forze dell'ordine. Che si sono presentate a casa dell'inserzionista per chiedere conto. L'autore dell'annuncio ha detto a quel punto che si trattava solo di uno scherzo e ha assicurato di non essere mai stato in Cina. La polizia ha però inviato una segnalazione al Rospotrebnadzor - l'Autorità sanitaria russa - e il Comitato Investigativo, praticamente la Procura russa, ha aperto un'indagine preliminare.
    Se davvero si tratta di uno scherzo, la vicenda potrebbe anche chiudersi senza conseguenze troppo gravi. Ma il condizionale è d'obbligo. Recentemente sono state infatti introdotte sanzioni amministrative per chi diffonde (in patria) informazioni false sulla diffusione del virus. Il che, forse, non è proprio una brutta idea. 
   

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