di Gabriele Santoro
ROMA - Almeno un 'candidato' ha rischiato di salire al Campidoglio al primo turno: è l'astensionismo, che nella Capitale chiamata a eleggere il nuovo sindaco ha conquistato la metà degli elettori. E' infatti del 52,8 per cento l'affluenza definitiva alle Amministrative del 2013 per la città di Roma. Mentre quasi un elettore su due non ha votato, senza distinzione tra centro o periferia e colpendo roccaforti sia di destra che di sinistra. Rispetto alle politiche dello scorso febbraio, quando a Roma l'affluenza si era attestata al 77,63 per cento, c'é stato un calo di votanti di quasi 25 punti. Mentre alle precedenti elezioni comunali, nel 2008, alle urne era andato il 73,52%, con un calo di oltre 20 punti rispetto al voto di oggi. La zona più delusa dalla politica è Roma Nord, per molta parte storica roccaforte del centrodestra, dove il 'candidato invisibile', cioé l'astensionismo, sarebbe già sindaco, superando il 50 per cento, succede in XIV e XV Municipio, cioé Cassia, Flaminia, Primavalle e Trionfale.
Anche il centro storico reagisce male, con un pesante trend negativo specie se calcolato nel quartiere Prati, quello a due passi dal Vaticano. Il popolare quartiere della Garbatella, da sempre roccaforte della sinistra, tiene bene in termini di valori assoluti, ma crolla rispetto all'affluenza passata. E' qui che si registra il delta negativo con un crollo dell'affluenza che sfiora il 31 per cento. Reggono bene invece Monte Sacro e il Tiburtino, con buoni valori di affluenza assoluti e relativi. In termini assoluti l'affluenza maggiore si è concentrata nelle popolose aree del Nomentano e del Tiburtino (cioé gli attuali III e IV Municipio), con una corsa alle urne relativamente alta, ben sopra il 55% contro il 52,8 della città. Bene anche Aurelio-Boccea, attuale XIII Municipio (55,2) ma anche l'Eur (oggi IX) con il 54,1 per cento. L'Eur si conferma uno dei quartieri maggiormente attivi nella politica, perché anche alle politiche di qualche mese fa la zona fu la seconda per affluenza, sfiorando l'82%.
Perfettamente diviso a metà, ma in calo rispetto alle Politiche, e invece il centro storico. L'affluenza delle Comunali si è fermata al 50,6 per cento. Ma l'attuale I Municipio comprende oggi anche il XVII, cioé Prati, che a febbraio invece superò la media cittadina andando vicina all'80 per cento. Se si considerasse dunque solo il voto di Prati, il gap sfiorerebbe il 28,7 per cento, quasi un record cittadino.