PORDENONE - "La chiusura domenicale dei negozi per favorire le famiglie non fa che sfavorire i commercianti". Lo ha detto l'imprenditore Oscar Farinetti a Pordenonelegge, presentando il suo libro "Quasi" (La nave di Teseo). "Spero che cambino idea -ha continuato a. Niente di catastrofico, niente di apocalittico, ma è un provvedimento sbagliato che produrrà disoccupati, meno posti di lavoro e più infelicità". Per Farinetti "sarà poi difficile capire quali sono le città turistiche e quali non lo sono: l'Italia intera è un museo a cielo aperto. Ho letto in un recente sondaggio che il 60 percento degli italiani è contrario alla chiusura domenicale: spero che ne venga tenuto conto". Commentando dichiarazioni sul fatto che le aperture domenicali creerebbero problemi alle famiglie, Farinetti ha detto che "se lo Stato può permettersi di interferire nel benessere privato delle famiglie, perché allora non bloccare le trasmissioni televisive a pranzo e a cena per facilitare la comunicazione tra congiunti?", ha aggiunto il fondatore di Eataly. "Ironico, poi, che quando si tratta di questioni di vitale importanza come i vaccini, la libertà individuale torni a farla da padrona". "Fare il mercante land-based, oggi, è un'opera da missionario anche senza le chiusure domenicali" - ha concluso Farinetti - Ci si ritrova a convivere con imposte sulle insegne, costo di smaltimento dei rifiuti, tassa sul plateatico e controlli delle Forze dell'Ordine. Tutti problemi che non sfiorano nemmeno le compagnie di vendita online che, come se non bastasse, hanno quasi sempre sede all'estero e non versano nulla al nostro erario".
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Pordenonelegge