"In un mondo in cui i rischi aumentano è fondamentale non arrendersi e andare a intercettare la crescita laddove proverrà, continuando a investire su ciò che da sempre sappiamo fare bene, ossia esportare e internazionalizzarci". Lo ha detto Alessandro Decio, amministratore delegato di Sace, durante il il convegno "L'export del Veneto tra vecchi e nuovi rischi", ospitato oggi nella sede di Confindustria Vicenza.
"Siamo pronti - ha aggiunto - a fare la nostra parte al fianco delle imprese, soprattutto Pmi, e in particolare in questa regione che ancora oggi in Italia è sul podio per capacità di saper esportare. Contiamo di poter fare sempre meglio, anche attraverso una maggiore complementarietà con il sistema bancario che confermiamo oggi grazie alla partnership con Intesa Sanpaolo".
"Il Veneto nel tempo - ha sottolineato Salvatore Rebecchini, presidente di Simest - ha sviluppato un modello di industrializzazione di grande successo, ammirato e studiato nei manuali italiani ed esteri. Si è parlato anche di 'quarto capitalismo', caratterizzato da imprese di medie dimensioni, molto orientate sull'estero e prevalentemente a conduzione familiare. Si tratta di un modello in cui è fortemente integrata l'impresa con le filiere sia orizzontali che verticali, quindi capaci di mobilitare moltissime risorse del territorio". "Molto spesso - ha aggiunto - queste aziende scelgono settori di nicchia: magari non fanno tutto e non fanno tanto, ma fanno molto bene poche cose". "Proprio questa strategia di successo - ha aggiunto Rebecchini - poi copiata e attuata anche da altre regioni italiane, ha consentito al Veneto di crescere notevolmente, al punto che ci sono storici dell'economia che studiano il fenomeno. E' un modello che consente all'Italia di continuare ad essere competitiva anche nel mercato internazionale, dove ci sono ampi margini di sviluppo, al contrario di quello nazionale che è saturo".
"Le esportazioni sono una leva fondamentale - ha commentato Renzo Simonato, direttore per il Triveneto di Intesa Sanpaolo - per il consolidamento e la crescita dell'economia del nostro territorio. Lavoriamo per mettere le imprese nella condizione migliore per le opportunità sui mercati in crescita, dove la domanda di made in Italy richiede strategie di sistema, come quelle che da anni abbiamo sviluppato con Sace". (ANSA).
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