ROMA - Le foto in bianco e nero degli anni '30 ci riportano a tuffi nel fiume e partite concitate di 'palla al cesto', famiglie sorridenti in costume da bagno, ragazzi che corrono o giocano a tennis, in una Roma lontana. Immagini scattate al Dopolavoro dell'Ina sul Tevere, il Circolo Ondina, costruito nel 1935 dal Lloyd Triestino su richiesta della Compagnia assicurativa. Oggi Generali Italia lo restituisce alla città, come spazio multifunzionale non solo per i dipendenti della compagnia, ma per tutta la città.
Un luogo del welfare (inaugurato con una festa che, dalla band swing agli abiti di baristi e camerieri, ha reso omaggio agli anni '30) dove praticare attività sportive come canottaggio, paddle-tennis, fitness, percorsi di running e biking sulla pista ciclabile, voga per i giovani, con particolare attenzione alle persone diversamente abili, para-rowing e paracanoa, arrivando ad attività per bambini, iniziative socio-culturali e spazi di co-working.
Sono stati riportati a nuova vita 2500 mq di area verde (nel tratto compreso tra ponte Risorgimento e ponte Matteotti) e i due storici galleggianti di 500 mq secondo criteri di sostenibilità green e in armonia con la storia del Circolo. "Queste sono le nostre origini, abbiamo deciso di rimettere a nuovo e in gioco Ondina per i nostri dipendenti ma aprendolo alla città. Così ritorna a vivere una parte della nostra storia - spiega Marco Sesana, Country Manager e Amministratore Delegato di Generali Italia -. Questo è un investimento per Roma, ci teniamo ad avere una presenza radicata nelle comunità locali. Abbiamo pensato anche ad un percorso ad hoc per i diversamente abili". Sono infatti presenti gli scivoli per abbattere le barriere architettoniche e barche ad hoc, dotate di strutture di sicurezza, per navigare in tranquillità sul fiume. Una riqualificazione interamente in chiave green: "Vivere questo pezzo di Tevere in centro a Roma vuol dire anche tornare a mettere al centro le tematiche ambientali".
Sarà Raffaello Leonardo, canottiere olimpionico, presidente della Commissione Controlli Antidoping della Nado (Organizzazione Nazionale Antidoping Italia) a sviluppare le attività sportive e sociali di Ondina, rivolte a famiglie, giovani e scuole. "Essendo un luogo sul Tevere, si potranno praticare ovviamente canottaggio e canoa; poi c'è una palestra molto attrezzata, soprattutto per il fitness. C'è la possibilità di usufruire di biciclette per percorsi che vanno dalla pista ciclabile e poi magari per Villa Borghese, idem per la corsa e la passeggiata veloce - spiega Leonardo -. E come novità c'è il paddle-tennis, con un campo di ultima generazione. Si può anche venire solo al ristorante per godersi questo scorcio di fiume, uno dei più belli di Roma". Ondina Generali vuole essere inoltre una palestra di talenti per il canottaggio: "Ho predisposto una squadra agonistica con un direttore tecnico/allenatore. Partiremo con i più giovani, della fascia 10-14 anni, il nostro sogno sarebbe di portare nel giro di due o tre anni un atleta in Nazionale Juniores e magari di fare risultati di un certo livello, vediamo".
Le attività di Ondina rientrano nell'ambito di Valore Benessere, il programma con cui Generali Italia sostiene lo sport, la prevenzione e lo stile di vita sano, con iniziative che favoriscono l'aggregazione e lo stare bene insieme.
In collaborazione con:
Generali Italia