Al Salone Nautico di Venezia, in corso fino al 6 giugno, ha riscontrato successo di visitatori lo stand dedicato ai mestieri legati alla nautica e alle barche tradizionali veneziane, allestito dalla Cna. Nello spazio, di 750 metri quadri, sono rappresentate le realtà più rappresentative del territorio che mantengono viva 'l'arte navale' della laguna. Allo stand, spiega la confederazione artigiana, sono state numerose le richieste di informazioni agli infopoint, "un premio per lo sforzo organizzativo degli espositori, e dell'organizzazione, che stanno contribuendo al successo di questa edizione del Salone" all'Arsenale.
La filiera coinvolge molte maestranze tradizionali e alimenta un fatturato di decine di milioni di euro. Suggestivi i nomi delle corporazioni artigiane che da secoli tramandano antichi e preziosi saperi, patrimonio della tradizione e della storia di Venezia: Squerarioli, Fondidóri, Intagiadóri, Tapessièri, Caleghèri, Remèri, Fravi, Indoradóri, Baretèri, a cui si aggiungono i falegnami, i sarti e i pittori decoratori, tutte preziose abilità che contribuiscono a creare un capolavoro come la Gondola. Il Salone Nautico si presenta raddoppiato, 160 espositori rispetto agli 87 della prima edizione, e 220 barche, contro le 102 del 2019. Un boat show che vede presenti i maggiori cantieri italiani, e che vuole diventare punto di riferimento per il mercato nautico non solo dell'Adriatico, ma dell' intero Mediterraneo orientale.
Grande attenzione è dedicata al tema della sostenibilità, con una banchina riservata alla navigazione elettrica: sono esposti alcuni prodotti innovativi come la barca svedese Candela, un motoscafo con propulsione elettrica in grado di navigare in assetto foiling fino a 30 nodi di velocità massima con autonomia di 50 miglia.
Tra gli eventi collaterali, la prima regata Full Electric denominata “E REGATTA”, organizzata dai partner coordinati da Assonautica di Venezia.
In collaborazione con:
Comune di Venezia