Ha lavorato per due anni nella più totale discrezione, come un vero 'bodyguard', per proteggere Milano da pericolosi blackout causati da guasti alla rete elettrica: è il limitatore di corrente basato su tecnologia a superconduttore (SFCL) sviluppato dai ricercatori di Rse (Ricerca sul Sistema Energetico), il primo prototipo italiano ad essere uscito dai laboratori per essere installato nella rete di distribuzione.
Grazie ai risultati positivi ottenuti in due anni di sperimentazione sul campo, presso la sottostazione S. Dionigi di A2A, questo 'bodyguard' elettrico si potrà congedare con onore entro fine giugno, per passare poi il testimone ad un 'collega' ancora più preparato che riuscirà a proteggere non una sola linea elettrica, ma ben quattro. Lo riferiscono gli esperti di Rse e A2A in un incontro pubblico presso la Casa dell'Energia AEM.
''Il limitatore di corrente di cortocircuito a superconduttore - spiega Luciano Martini, responsabile del progetto per Rse - è un dispositivo estremamente innovativo. E' capace di limitare la pericolosa corrente di cortocircuito che si origina in seguito ad un guasto sulla rete elettrica: il suo compito è quello di riportarla entro valori più bassi in modo che possano essere gestiti dal sistema di protezione del circuito''. Il prototipo è stato installato nel dicembre del 2011 nella rete di A2A ''a protezione di una singola linea con correnti che possono raggiungere i 220 Ampere - aggiunge il ricercatore - e i risultati dopo due anni sono stati molto positivi. Per questo, nel corso del 2015, installeremo un altro limitatore più potente che proteggerà quattro linee con correnti fino a 1.000 Ampere''.
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