Le aziende attive nel welfare sono diffuse soprattutto nel Nord Est, secondo i dati del Welfare index pmi di Generali Italia. In Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige il 51,2% delle imprese promuovono iniziative in almeno quattro ambiti su dodici, contro una media generale del 45,9% Anche il Nord Ovest presenta un valore superiore alla media per le aziende attive (49,1%), mentre è più basso il livello del Centro (43,6%) e del Sud (38,9%).
"Al Nord c'è una diffusione maggiore delle iniziative di welfare aziendale, ma non emergono grosse barriere territoriali", spiega l'amministratore delegato di Generali Welion, Andrea Mencattini. Il dato delle aziende attive nel welfare, infatti, al Mezzogiorno è inferiore alla media nazionale, ma se si guarda alle imprese molto attive (con iniziative in almeno sei aree) la distanza dal dato generale si accorcia: 17,8% contro 19,6%.
Il rapporto giudica "buono" il livello di dinamismo delle aziende al Sud: il 21,2% di loro ha sviluppato il proprio welfare aziendale nell'ultimo anno, lanciando nuove iniziative o potenziando iniziative già esistenti. I risultati del Sud sono positivi soprattutto nelle aree del welfare di comunità e dell'integrazione sociale, mentre un maggiore ritardo viene registrato da quest'area nella previdenza e nella sanità integrative.
Tra le aziende premiate come welfare champion sono solo sei su 68 sono al Mezzogiorno. L'area più rappresentata è invece il Nord Ovest con 33 imprese, al Nord Est sono 19 e al Centro dieci. La regione con più riconoscimenti in assoluto è la Lombardia, con 28 aziende premiate.
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