MILANO - Grande successo al Teatro dal Verme di Milano per il concerto dei circa 70 ragazzi della FuturOrchestra, l'ensemble di punta del Sistema Orchestre e Cori giovanili e infantili in Lombardia, che si è esibito nell'ambito del progetto 'Vincere da Grandi', promosso dal Gioco del Lotto insieme al Sistema Orchestre e Cori giovanili e infantili in Italia. I ragazzi hanno eseguito i Carmina Burana di Carl Orff, insieme ai Cori Giovanili Feniarco e Coro Song, al soprano Ivanna Speranza, al tenore Gian Luca Pasolini e al baritono Gabriele Ribis, formando un inedito e affiatato ensemble di circa 220 elementi, diretto dal giovane direttore d'orchestra Alessandro Cadario.
'Vincere da grandi' si inserisce all'interno delle attività del progetto culturale e sociale 'Il Sistema', che offre alle famiglie che vivono in realtà urbane particolarmente difficili la possibilità di dare un'educazione musicale ai propri figli. L'iniziativa 'Il Sistema' è nata in Venezuela nel 1975, grazie al M° José Antonio Abreu, direttore d'orchestra, ex ministro della Cultura e candidato al Premio Nobel per la Pace. In Italia 'Il Sistema' è stato portato nel 2010 dal M° Claudio Abbado e coinvolge attualmente circa 10 mila ragazzi in 15 regioni italiane.
"E' sempre stata convinzione del M° Abbado che la musica contribuisse in modo determinante alla crescita dell'individuo - ha raccontato Maria Majno, referente istituzionale, membro del Direttivo del Comitato Nazionale, e delegata alle Relazioni Internazionali del Sistema in Lombardia - e quindi il Sistema è diventato lo strumento collettivo più adatto a questa missione di arricchimento della vita tramite la musica". "Avere un partner di primo piano come quello del Gioco del Lotto - ha proseguito Majno - permette di crescere in modo non solo quantitativo ma anche qualitativo. Moltiplica le risorse disponibili e grazie a nuovi sponsor si sviluppano nuove sfaccettature di un progetto".
"La musica è una grandissima palestra di democrazia - ha spiegato Cadario -. Fare musica insieme ha un valore non solo per il prodotto artistico che si produce, ma soprattutto per le dinamiche che si instaurano, in questo caso tra i ragazzi, per realizzare un obiettivo musicale. Dinamiche di ascolto, rispetto reciproco, rispetto di quello che c'è scritto sulla partitura e, quindi, di una norma. Vedere questi bambini che con uno strumento, o cantando, riescono ad esprimere qualcosa, non solo li appaga e li gratifica esteriormente, ma soprattutto dà loro più sicurezza, più forza".
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