BOLOGNA - Dopo il successo dello scorso anno con la mostra 'Il piedistallo vuoto', dedicata all'ex blocco sovietico, nei giorni di Arte Fiera apre al pubblico 'Too Early, too late. Middle Est and Modernity', rassegna dedicata alla scena artistica medio-orientale curata da Marco Scotini negli spazi delle esposizioni temporanee della Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Quasi sessanta artisti con oltre cento opere provenienti dalle più prestigiose collezioni private italiane che, insieme a documenti storici, indagano il rapporto dell'Oriente con la modernità occidentale. Un tema ancor più centrale - se possibile - dopo i tragici fatti di Parigi, che hanno riportato al centro del dibattito europeo questa complicata interazione.
"Con il collasso dell'Unione Sovietica - ha scritto Scotini - il bipolarismo della Guerra Fredda sembra sia stato sostituito da una nuova dicotomia, quella tra Islam e Occidente, così come il vuoto lasciato dall'alternativa al capitalismo sembra sia stato colmato da identità nazionalistiche, etniche e religiose. Alla vecchia opposizione 'politica' sarebbe subentrato piuttosto un 'conflitto di civiltà' a diversi regimi temporali, tra forme culturali arcaiche e avanzate, con l'idea di modernità quale dicrimine".
'Too early, too late', il cui titolo è tratto dal film sull'Egitto di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet 'Trop tot/Trop tard' del 1981, sarà aperta fino al prossimo 12 aprile.
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