Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

ANSAcom
ANSAcom

Crisi: Visco, nata da errori di tutti, anche dei supervisori

ANSAcom

TRENTO, 2 GIU - La crisi finanziaria globale, che è nata prima del 2007, è stata "generata da errori in vari campi, da parte dei mercati o meglio dagli intermediari finanziari che operano sui mercati, errori dei regolatori, i supervisori delle banche, che ci sono stati in varie parti del mondo, ma direi meno in Italia di quanto si dice, anche se ci sono stati". Così il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, al Festival Economia di Trento, sottolineando che "gli errori sono di tutti", anche "delle politiche economiche e degli economisti".
"L'eccesso di crescita della finanza non regolata - ha proseguito il governatore - che dipende dalla deregolamentazione - che è stata una risposta non solo della finanza, ma di tutti settori dell'economia, a dei fallimenti dello Stato, quando ci fu una fortissima spinta inflazionistica - ha avuto il merito dell'espansione dei mercati, ma oggi parliamo di instabilità sociale e disuguaglianza".
"La fine della Guerra fredda - ha aggiunto - è il vero spartiacque, quando le grandi potenze facevano la corsa allo spazio e una serie di tecnologie vennero portate all'uso civile. Lo stesso cambiamento climatico è probabilmente legato alla globalizzazione, con tutti i progressi che la globalizzazione ha prodotto. Nel 1990 la popolazione mondiale vedeva 1 mld di persone in condizioni di povertà estrema. Ora non sono molte di meno, ma la popolazione è aumentata di 2 mld. Gli effetti postivi quindi ci sono, accanto a quelli negativi". "La finanza in sé - ha concluso su questo punto - non è né buona, né cattiva, la buona finanza è positiva. Il problema, come sempre, è l'attenzione a che la finanza non contenga in sé i segni per l'instabilità, e in questo caso bisogna ridurla. Se andiamo a vedere la storia nostra, i mercanti italiani hanno inventato le lettere di cambio, il microcredito è un'innovazione finanziaria straordinaria, che in Paesi estremamente poveri ha consentito di ridurre la povertà. Il venture capital, che si diffonderà anche in Europa ha consentito nascita e la crescita di società come Intel, Apple e Google".

In collaborazione con:

Archiviato in


Modifica consenso Cookie