TRENTO - "Siamo l'ultimo paese dell'area Ocse per occupazione giovanile: appena il 52,8% dei giovani tra i 25 e i 29 anni hanno un'occupazione contro una media del 73,7% dell'area di riferimento, E tra chi lavora, oltre il 50% ha un lavoro precario, è la terza percentuale più alta dell'Ocse". Lo ha sottolineato Marco Rossi Doria, ex sottosegretario all'istruzione del governo Monti intervenuto al Festival dell'economia di Trento ad un incontro su "Il sistema educativo italiano e la mobilità sociale".
"Oltre a esserlo i figli dei poveri - ha detto Rossi Doria - sono tutti i giovani ad essere penalizzati, c'è una sorta di attacco generazionale. I motivi sono molto complessi. I Neet sono il 26,09% a fronte di una media Ocse del 15%. Siamo il quarto dato più elevato tra i 34 Paesi Ocse, dopo Spagna, Grecia Turchia, con un incremento di 5 punti percentuali rispetto al 2008".
Rafforzare le competenze di base prima della scuola media, dare un sostegno pubblico alla scolarità nelle fasce deboli della società, aumentare le scuole professionali, prolungare la possibilità di tornare scuola fino a 30 anni: questi i suggerimenti espressi da Rossi Doria.
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