ROMA - Quello di bere una tazzina di caffè è uno dei gesti che facciamo più spesso nel corso di una giornata, ma sappiamo davvero cosa c'è dietro quello che beviamo? Altroconsumo questa mattina a Piano di Sorrento in un'iniziativa di "Check Up diritti" ha spiegato gli effetti delle coltivazioni intensive nei paesi produttori del Sud America e dell'Asia, tra problematiche ambientali come la deforestazione, e sociali, come lo sfruttamento del lavoro e le speculazioni finanziarie, e illustrato le iniziative che le diverse aziende fanno per contrastarli. Quello che emerge è che l'impegno nei confronti dei paesi produttori sta aumentando, anche grazie all'introduzione di certificazioni etiche o ambientali, ma che si può fare ancora molto di più. Secondo l'inchiesta Altroconsumo le aziende che hanno il maggior impegno in questo senso sono Illy, Altromercato e Nestlé. Le certificazioni più note sono Fairtrade che garantisce non ci sia sfruttamento, e Utz, che si concentra sui diritti e la sicurezza dei lavoratori.
Anche in presenza di certificazione però bisogna prestare attenzione perché molte aziende le usano solo su una linea di prodotto per clienti sensibili ma non hanno comportamenti adeguati nelle altre attività.
Un altro tema affrontato questa mattina a Piano di Sorrento è stato quella della qualità e convenienza dei diversi tipi di caffé che possiamo trovare tra gli scaffali di un supermercato.
L'associazione ha infatti classificato i prodotti in base al prezzo e la qualità. Per la valutazione della qualità in particolare Altroconsumo ha analizzato gli aspetti chimici, quelli visivi, olfattivi e, naturalmente, il gusto. L'analisi si è concentrata sulle miscele in polvere e le cialde, e, per i degustatori, le polveri sono risultate migliori. La classifica completa si può consultare sul sito dell'associazione. Durante l'incontro si è poi ricordato che non bisogna esagerare con la caffeina per evitare agitazione e insonnia e che la giusta quantità è di circa tre tazzine al giorno. Sotto questa soglia, anzi, il caffè fa bene e sembra ridurre il rischio di alcune malattie come il diabete e il Parkinson. L'evento si è chiuso con una degustazione di caffè.
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