Con 150.000 imprese certificate, l’Italia è in cima alla classifica europea delle certificazioni dei sistemi di gestione della qualità (Iso 9001), rilasciate da Organismi accreditati da ACCREDIA, l’Ente italiano di accreditamento, designato dal governo, che ha il compito di attestare la competenza, l’indipendenza e l’imparzialità degli organismi di certificazione, ispezione e verifica, e dei laboratori di prova e taratura, ed è seconda nel mondo dopo la Cina. E’ quanto emerge da una indagine relativa al 2016 realizzata dall’International organization for standardization (ISO), l’ente internazionale di normazione.
La norma Iso 9001, recepita in Italia dall’Ente nazionale di normazione (Uni), fissa i requisiti standard di un sistema di gestione della qualità e può essere applicata a qualsiasi organizzazione, grande o piccola, indipendentemente dal campo di attività. “Le organizzazioni con un sistema di gestione della qualità certificato – spiega Accredia - dimostrano il proprio impegno verso una maggiore efficienza organizzativa, attraverso una puntuale definizione degli obiettivi e il loro riesame una volta che questi siano stati raggiunti”.
Tra gli elementi innovativi previsti nell’ultima edizione diffusa nel 2015, emerge un maggior coinvolgimento del top management e dell’analisi del contesto, insieme al rafforzamento del focus sul cliente e a una maggiore efficienza organizzativa. Inoltre si richiede più enfasi sul raggiungimento dei risultati, il potenziamento dell’approccio volto al miglioramento continuo, una miglior applicabilità della norma alle imprese che erogano servizi.
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