Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Referendum
  1. ANSA.it
  2. Speciali
  3. Referendum
  4. Referendum: Il No prevale al Sud e tra i giovani/L'ANALISI

Referendum: Il No prevale al Sud e tra i giovani/L'ANALISI

Il 23% di No arriva da elettori Dem. Granitico invece il voto dei simpatizzanti di M5s, che hal 90% ha seguito le indicazioni di Grillo

di Giovanni Innamorati ROMA

Dopo un costante calo dei votanti nella diverse tornate elettorali, i cittadini recatisi alle urne per il referendum hanno segnato un vero boom: 33.243.845 per l'esattezza, un numero superiore a qualsiasi altra consultazione referendaria, e paragonabile a quello delle elezioni politiche del 2013, quando ai seggi si presentarono in 36 milioni. Questo dato, come evidenzia anche l'Istituto Cattaneo di Bologna, significa che il voto di ieri è stato "politico" prima ancora che sul testo della riforma.

Che la tornata di ieri sia stata anche, e per molti soprattutto, un giudizio sul Governo Renzi, viene messo in evidenza da alcuni dati dell'analisi dell'Istituto Cattaneo: il No, infatti ha prevalso nelle fasce di popolazione più in difficoltà, sia a livello geografico, che a livello generazionale, che sotto il profilo del reddito. Al Sud il No è stato più forte, così come tra i giovani e nelle fasce di reddito più basse. Il Cattaneo ha evidenziato che anche la percentuale di presenza straniera ha inciso: nelle zone con maggior concentrazione ha prevalso il No, in quelle a minor concentrazione ha vinto il Si.

Per quanto riguarda poi l'analisi dei flussi, sempre l'Istituto Cattaneo evidenzia come ci sia stata nel Pd una "componente minoritaria ma significativa di elettori dissenzienti rispetto alla linea ufficiale", che va da un minimo del 20,3% di Firenze (rispetto a chi ha votato Pd nel 2013) e del 22,8% di Bologna, al 33% di Torino, fino a punte del 41,6% di Napoli e di 45,9% di Cagliari. Quasi nessuno degli elettori del Pd nel 2013 si e' rifugiato nell'astensione. Secondo Antonio Noto il 23% di No sono elettori Dem. Granitico invece il voto dei simpatizzanti di M5s, che hal 90% ha seguito le indicazioni di Grillo.

Gli elettori del Pdl del 2013 in parte si sono astenuti, ma una buona fetta ha votato sì (il 44% a Firenze e il 41% a Bologna), mentre tutti gli elettori centristi di Scelta civica ha messo una croce sul Si. Quindi i 13.432.187 di Sì, sono già il tanto evocato "partito della nazione", vale a dire un Pd più spostato al centro e privato della propria sinistra. Proprio questo dato potrebbe indurre Renzi a rimanere sulla tolda del Pd e, grazie a una legge elettorale a turno unico, tentare di vincere eventuali elezioni anticipate. I 13,4 milioni di Si sono tutti suoi, mentre i 19,4 milioni sono distribuiti tra i vari partiti del No (M5s, Fi, Lega, Fdi, Sinistra Italiana).
   

        RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

        Modifica consenso Cookie