Roma: spinelli e multe, in tv i segreti dei candidati

Spinelli, multe e (poca) paura degli avversari. Ma anche 'er pupone' Francesco Totti. I principali aspiranti alla carica di sindaco di Roma si sono confrontati indirettamente oggi su alcuni loro piccoli segreti. E se quasi tutti ammettono di aver preso delle contravvenzioni in macchina o in scooter, Roberto Giachetti 'confessa' una denuncia per istigazione a disobbedire per una protesta contro la centrale nucleare a Borgo Sabotino. Virginia Raggi invece va al contrattacco: "Nessuno scheletro nell'armadio, al massimo segreti culinari, ma sarebbe interessante conoscere i segreti degli altri partiti che hanno fatto affari con Mafia Capitale".

I protagonisti della corsa al Campidoglio ospiti della trasmissione Matrix su Canale 5 per una batteria di interviste individuali. Si parte con gli spinelli. "Non ne ho mai fumato uno per anticonformismo. Lo facevano tutti. Non mi piacciono le droghe", assicura Giorgia Meloni, mentre Giachetti replica alla domanda sorridendo: "Tanto la risposta si sa già", sottolineando che "le droghe leggere devono essere legalizzate. Il proibizionismo non funziona". "Sì, ho provato quando ero giovane. E non mi è piaciuto" ammette la candidata M5s Raggi.

La posizione di Alfio Marchini - che registrerà in serata per Matrix - sulle droghe è chiara: contrario. Già nei giorni scorsi aveva fatto discutere la sua dichiarazione "Mio figlio si è ripreso dal coma perché non si faceva le canne". Poi argomento multe. Nessuno degli sfidanti è stato risparmiato dai 'pizzardoni': c'è chi come il candidato del Pd è stato beccato sulla preferenziale di via del Corso in sella al suo scooter e chi come l'avvocatessa pentastellata ha preso delle multe perché il pass della Ztl era scaduto. La leader di Fdi, invece, scherza: "Ne ho prese svariate. Penso di essere la maggior contribuente del Comune". Infine l'immancabile confronto sul tema calcio.

"Totti meglio assessore in giunta o convocato agli Europei?" la domanda. "No, a me piacerebbe vederlo allenatore della Roma tra 5 anni, magari a vincere uno scudetto" risponde Meloni. "Totti va agli europei come giocatore della nazionale, poi diventa dirigente della Roma - la replica del romanista sfegatato Giachetti - e dopo ci voglio parlare per chiedergli consiglio e idee per capire come fare per far crescere lo sport nelle periferie". Intanto la sfida delle urne del 5 giugno si avvicina. "Penso sia una partita a tre tra me, Giachetti e Raggi - dice Meloni -. Vedremo chi arriva al ballottaggio". Il candidato del Pd Giachetti, invece, non prende neanche in considerazione l'ipotesi sconfitta. "Non temo nessuno. Tutti sono espressione della vecchia politica - taglia corto la favorita dei sondaggi Raggi -. Sono gli stessi partiti che provano a governare Roma".