Trasparenza 'totale': sui soldi spesi per il Giubileo, sulle gare, sui nomi di chi se le aggiudicherà e sui tempi di realizzazione delle opere. Questo l'obiettivo a cui punta il coordinatore dell'organizzazione dell'Anno Santo, il prefetto di Roma Franco Gabrielli, che lunedì 31 agosto ha avuto un vertice operativo - il primo dopo il consiglio dei ministri del 27 agosto - con il vicesindaco della Capitale Marco Causi. E il Campidoglio è già a lavoro per creare un'apposita sezione 'Giubileo' sul suo sito istituzionale per mettere a disposizione dei cittadini tutte queste informazioni. "Questo è il primo grande evento ai tempi del pauperismo spinto, quindi è giusto rendere conto di come vengono spesi i soldi dei cittadini", spiega Gabrielli. E Causi gli fa eco: "Già oggi nel sito di Roma Capitale c'è tutta la pubblicità dei bandi di gara del Comune. Ma faremo un link specifico che renda più facilmente fruibili i dati relativi ai progetti per l'Anno Santo. Abbiamo anche cominciato a ragionare su forme più innovative di open data". Domani mattina a Palazzo Valentini, sede della Prefettura, si insedierà la segreteria tecnica di coordinamento tra le istituzioni coinvolte nell'organizzazione del Giubileo a cui prenderanno parte, tra gli altri, anche l'assessore ai Lavori Pubblici del Comune Maurizio Pucci e il comandante dei vigili urbani Raffaele Clemente. La linea di Gabrielli è già definita: tra le priorità ci "sono il potenziamento e l'affinamento del sistema di risposta sanitaria" di responsabilità della Regione Lazio e il tema della sicurezza. "Questo é il Giubileo ai tempi dell'Isis. - sottolinea il prefetto - Noi pensiamo che quella del terrorismo internazionale sia una minaccia concreta e reale. Ma questo non vuol dire che dobbiamo chiuderci. Dobbiamo attrezzarci in modo che la minaccia non si concretizzi in modo negativo".
Quanto al piano opere del Campidoglio, è pronto da tempo: si va dalla manutenzione ordinaria di strade, verde, parchi pubblici, spazi e giardini antistanti le basiliche alla manutenzioni straordinaria delle linea metro A e B. Per realizzare gli interventi al momento sono disponibili 50 milioni derivanti da uno sblocco del patto di stabilità. Ma a Palazzo Senatorio l'auspicio è che vengano concessi altri fondi: sarebbero in ballo un'altra trentina di milioni, che potrebbero arrivare dalla gestione commissariale del debito storico di Roma. E per questo il vicesindaco è in contatto sia con Palazzo Chigi sia con il Ministero dell'Economia. "Io spero che il Governo voglia accondiscendere a dare qualche altra risorsa - afferma Causi -. Vedremo di poter dare qualche notizia positiva già da domani o dopodomani".
L'annuncio di un forte rincaro dei ticket per i bus turistici in entrata nel centro storico di Roma, intanto, desta la reazione dei tour operator che 'minacciano' a mezzo stampa di bloccare il traffico cittadino con i pullman. "Sono partiti con il piede sbagliatissimo - replica l'assessore ai Trasporti Stefano Esposito che -. La proposta di aumentare questi ticket da 200 a mille euro giornalieri verrà portata nella prossima giunta". L'obiettivo è "disincentivare" i bus turistici a penetrare sino al cuore della città, fermandosi nei parcheggi appositi fuori dal centro, dove il biglietto costerà decisamente di meno. Una proposta, osserva il vicesindaco Causi che dovrà essere valutata.