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Mafia: altolà di Grasso: 'Troppi rinvii sulla corruzione'

Convegno alla Camera con il presidente della Repubblica Mattarella e Laura Boldrini

Nel giorno in cui in Senato arriva in Aula il ddl anti-corruzione dopo mesi di stallo arriva un altolà dal primo inquilino di Palazzo Madama. Pietro Grasso se la prende con i "tanti, troppi rinvii sulla corruzione" che "mette in pericolo la democrazia". "Occorre ridurre le opportunità criminali dovute anche a legislazioni caotiche. Sono necessarie sì buone leggi, ma non è sufficiente: serve un ritorno alla cura dei più deboli, degli ultimi, di questo non può che incaricarsi la politica a cui si chiede, oggi, un sussulto etico. Questo il nostro più importante dovere". Grasso ha parlato a un convegno organizzato dalla commissione Antimafia al quale partecipa anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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Bindi, una commissione antimafia in ogni regione - "Ci auguriamo che in ogni Regione e in ogni capoluogo venga costituita una commissione permanente antimafia". Lo ha detto il presidente della Commissione nazionale Antimafia, Rosi Bindi, nel corso del suo intervento al convegno contro le mafie promosso dalla stessa commissione. "Il nostro paese - ha spiegato Bindi - deve ricordare che è terra di mafia ma se viaggiamo insieme possiamo combatterla come hanno fatto tanti che, per lottarla, hanno dato la vita". Per Bindi, quella di oggi è una giornata importante "perché tutte le istituzioni hanno preso l'impegno a fare sistema per essere più efficaci contri i sistemi criminali, c'è questa volontà".

Boldrini, combatterla partendo dai banchi di scuola - "Il fenomeno mafioso, abbandonata la stagione dello stragismo, ha continuato ad insinuarsi. Non possiamo più negare che le mafie hanno esteso la presenza in territori diversi da cui hanno avuto origine. Quella contro le mafie è anche una battaglia culturale e lo stato non la potrà vincere se all'azione delle forze dell'ordine e della magistratura non si accompagnerà il sostegno alla mobilitazione collettiva e la formazione delle giovani generazioni". Così il presidente della Camera Laura Boldrini ha aperto i lavori del seminario sul contrasto alle mafie promosso dalla Commissione parlamentare antimafia. "La mafia - ha detto Boldrini - si combatte a partire dai banchi di scuola, come aveva ben capito don Puglisi. Esaltare il rispetto delle regole e delle leggi: nella scuola, in tv, sulla stampa bisogna proporre ai giovani modelli positivi, evitando modelli che possano risultare attrattivi: mi riferisco al mito del boss della sopraffazione violenta, dei soldi facili. Tutto questo va stigmatizzato".

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