Donald Trump apre un nuovo fronte nella guerra al coronavirus: ora vuole bloccare anche l'immigrazione legale, dopo quella clandestina. Una mossa destinata a sollevare l'opposizione dei democratici.
E intanto via libera del Senato a 484 miliardi di dollari di aiuti per le piccole e medie imprese e gli ospedali americani. Il provvedimento passa ora alla camera, dove dovrebbe essere votato giovedì. I fondi approvati vanno a finanziare il Payckek Protection Program, il piano per le pmi approvato in precedenza e che ha registrato in pochi giorni l'esaurimento dei 350 miliardi precedentemente stanziati.
"Alla luce dell'attacco del Nemico Invisibile, e per la necessità di proteggere i posti di lavoro dei grandi cittadini americani, firmerò un ordine esecutivo per sospendere temporaneamente l'immigrazione negli Stati Uniti", ha twittato il commander in chief.
Quella del presidente appare ai suoi detrattori come una mossa elettorale, per rilanciare in un campagna congelata dal coronavirus l'idea di un'America first senza immigrati e ridurre la competizione per i posti di lavoro quando riaprirà il Paese, dove ci sono già 22 milioni di disoccupati. Lo ha confermato anche Kayleigh McEnany, una portavoce della Casa Bianca: "In un momento in cui gli americani stanno cercando di tornare al lavoro, è necessaria un'azione. Trump è impegnato a proteggere la salute ma anche il benessere economico dei cittadini americani che stanno affrontando una situazione senza precedenti". "Come ha detto il presidente, decenni di immigrazione record hanno abbassato i salari e aumentato la disoccupazione per i nostri cittadini, specialmente tra i lavoratori afro-americani e ispanici", ha aggiunto.
Il numero di visti rilasciati agli stranieri è già calato del 25% negli ultimi tre anni, passando dai 671.752 del 2016 ai 462.422 del 2019: è questa più o meno la platea potenziale che potrebbe essere colpita dal bando. Non sono però ancora chiari tempi e modalità del provvedimento, che secondo alcune fonti potrebbe bloccare l'emissione di nuove green card e visti di lavoro. Lo scorso mese gli Usa hanno già sospeso quasi tutti gli iter per i visti a causa della pandemia e hanno concordato la chiusura temporanea delle frontiere con Canada e Messico, continuando nel frattempo a respingere tutti i clandestini al confine sud in barba alle leggi sull'immigrazione col pretesto del coronavirus.