"Siamo molti grati per la leadership dell'Italia perché queste sfide sono al centro dell'agenda globale". Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken in conferenza stampa con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio al termine della riunione ministeriale dei Paesi membri della coalizione anti'Isis. Blinken ha parlato di un "allineamento di valori" tra Italia e Usa "per i diritti umani e la democrazia".
Blinken ha aggiunto che gli Usa sostengono "fortemente l'iniziativa dell'Italia" di un gruppo di lavoro anti-Isis sull'Africa, che "riveste un'importanza particolare".
Guardando all'Africa nella lotta all'Isis, ha detto da parte sua Di Maio, "serve un approccio olistico". Il capo della Farnesina ha spiegato in questo senso la rilevanza dell'intrecciarsi di varie problematiche, come i cambiamenti climatici e le migrazioni. "Serve un approccio olistico - ha detto - una chiara road map per scongiurare la proliferazione delle cellule terroristiche". Il ministro ha quindi precisato che "ciò non significa smettere di combattere l'Isis in Iraq e Siria".
Di Maio ha detto ancora che "Daesh è stato sconfitto nella sua dimensione territoriale, ma non è stato sradicato. Per questo l'Italia, con oltre 800 unità dislocate tra Iraq e Kuwait, continuerà a mantenere in Iraq, nel rispetto della sovranità irachena e in pieno accordo con Baghdad, un significativo contingente militare con l'obiettivo di rendere il Paese capace di affrontare la minaccia in autonomia". "Ci stiamo preparando anche a incrementare la nostra partecipazione alla missione Nato in Iraq e ad assumerne il comando dopo il turno assicurato dalla Danimarca", ha aggiunto.
Dopo la ministeriale Blinken, che in precedenza era stato ricevuto da Papa Francesco, ha incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Mario Draghi. Nell'incontro con il premier sono stati discussi i rapporti bilaterali nel più ampio quadro delle relazioni transatlantiche e l'esigenza di dare seguiti concreti al rinnovato clima di forte sintonia e collaborazione fra l'Ue e gli Usa. Sono state approfondite le principali sfide globali e sistemiche, quali la lotta alla pandemia, il rilancio economico e sociale e il contrasto ai cambiamenti climatici, nonché le più importanti crisi internazionali, con specifica attenzione all'instabilità nella regione mediterranea e alla Libia.