L'Isis rivendica "l'attentato suicida davanti alla moschea sciita di Damman", in Arabia Saudita. Lo riferisce il Site. Intanto il bilancio delle vittime è salito a quattro. In un comunicato del gruppo pubblicato sui social network si afferma che un attentatore suicida, di nome "Abu Qutaiba" ha parcheggiato un'auto carica di esplosivo davanti al Cristal, poi ha portato un altro mezzo, con 230 kg di esplosivo a bordo nei pressi del Babylon. Poi si è fatto esplodere pochi secondi dopo l'esplosione della prima autobomba.
E' salito ad almeno 15 il bilancio delle persone uccise nell'esplosione di due autobomba a Baghdad, vicino agli Hotel Sheraton e Babylon: lo hanno reso noto le autorità di Baghdad. I feriti sono 42.
Terrore a Baghdad. Due potenti esplosioni avvenute questa notte nei parcheggi di due degli hotel più lussuosi della capitale - lo Sheraton (ribattezzato Cristal Hotel) e il Babil - hanno causato una ennesima strage nel paese martoriato dall'avanzata dell'Isis e da violentissimi scontri tra sunniti e sciiti.
I feriti, secondo fonti mediche e della sicurezza, sarebbero una trentina. In queste ore la confusione regna totale. Secondo i media locali le deflagrazioni - almeno due - si sono verificate poco prima della mezzanotte locale. Le prime immagini postate sui social media da alcuni testimoni, hanno mostrato fumo e fiamme provenire dal quartiere dove si trovano i due alberghi a cinque stelle.
L'area ospita anche gli uffici di molti media stranieri e numerosi locali molto frequentati a quell'ora. In altre fotografie si vedono invece delle macchine carbonizzate, gente che corre e strade divelte. E' ancora presto per tracciare un bilancio preciso di quanto è accaduto. Secondo una prima ricostruzione la prima esplosione si sarebbe verificata nel parcheggio del Babil, uccidendo sei persone e ferendone 14. Circa un minuto dopo una seconda deflagrazione ha investito il parcheggio dello Sheraton con un bilancio di 4 morti e 13 feriti.
Video shock Isis, prigioniero costretto scavarsi fossa - Nuovo video shock dell'Isis: un prigioniero siriano, in tenuta arancione, viene costretto a scavarsi la fossa prima di essere decapitato da un jihadista. Lo riferisce il Daily Mail. Il prigioniero si identifica con il nome di Ziad Abdel'al Abu Tarek, e 'confessa' di aver ucciso un jihadista.