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Zelensky: la vittoria passa dalla riconquista Crimea. Erdogan: Mosca la restituisca

Blinken: la posizione degli Usa è la stessa del 2014. Scholz: annessione imperialista non sarà accettata. Stoltenberg: sostenere l'Ucraina, l'inverno sarà duro

"E' necessario che la Crimea sia liberata perché si arrivi davvero alla vittoria, perché il diritto internazionale sia ristabilito: tutto è iniziato in Crimea e deve finire in Crimea". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr ZELENSKY aprendo il secondo summit della Piattaforma di Crimea, alla quale prendono parte molti leader occidentali, tra cui il presidente polacco Andrei Duda e la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. "Cari cittadini della Crimea e in Crimea: so che la Crimea sta aspettando di rientrare in Ucraina e lo faremo". 

Anche il segretario di Stato statunitense, Antony BLINKEN, augurando buona giornata dell'indipendenza a tutti gli ucraini, rimarca che "la Crimea è Ucraina. "Questa è
stata la nostra posizione nel 2014 e lo resta anche ora", dichiara. 

"La restituzione della Crimea all'Ucraina, di cui è una parte inseparabile, è essenzialmente un requisito del diritto internazionale". Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip ERDOGAN, come riporta Anadolu, sottolineando l'importanza per la sicurezza regionale e globale della "protezione dell'integrità territoriale, della sovranità e dell'unità politica dell'Ucraina". 

"La comunità internazionale non accetterà mai l'annessione imperialista illegale della Russia del vostro territorio". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf SCHOLZ intervenendo in collegamento al summit. Scholz ha garantito il sostegno della Germania all'Ucraina con le sanzioni, e finanziariamente. "Continueremo a fornire armi - ha detto tra l'altro il cancelliere tedesco - Abbiamo messo in pista un nuovo pacchetto, tra cui un altro moderno sistema di difesa aerea, lanciarazzi e tonnellate di munizioni, dispositivi anti drone e veicoli di recupero armati". "Condanniamo i tentativi della Russia di integrare con la forza parti del territorio ucraino - ha affermato Scholz -. Il nostro messaggio è chiaro: qualsiasi falso referendum o altro tentativo" di modificare "lo status di parti del territorio ucraino non sarà mai riconosciuto e tali misure precludono qualsiasi approccio negoziale".

"L'Ue non riconoscerà mai l'annessione illegale della Crimea da parte della Russia. Lavoriamo instancabilmente con l'Ucraina per denunciare le violazioni dei diritti umani, assicurare alla giustizia i responsabili e sostenere le vittime". Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula VON DER LEYEN. "La Crimea non solo è stata usata come una base militare ma anche come test per per altre brutali annessioni di parte del territorio ucraino".

"All'interno dei confini dell'Ucraina riconosciuti a livello internazionale c'è la Crimea. E' parte dell'Ucraina e non della Russia". "Non possiamo dimenticare che l'invasione di Putin dell'Ucraina è iniziata nel 2014 con l'annessione e occupazione illegale della Crimea". "Il popolo ucraino ha il diritto di difendersi anche in Crimea e il Canada continuerà ad essere lì per sostenervi". Lo ha detto il primo ministro del Canada Justin TRUDEAU intervenendo al summit.

"La Crimea è ucraina e tornerà a far parte dell'Ucraina, come Rotterdam è parte dell'Olanda o Nizza è parte della Francia. C'è chi pensava che la Crimea stesse diventando russa. Ma non si può tornare al 'business as usual' quando si parla della Russia. Dopo i crimini di Bucha e la distruzione dell'Ucraina, la Russia non solo deve arretrare ai confini del 24 febbraio ma deve riconoscere il diritto dell'Ucraina di tornare ai confini internazionalmente riconosciuti". Lo ha detto il presidente polacco Andrei DUDA alla conferenza sulla Crimea. 

"L'inverno si avvicina e sarà duro, ci troviamo davanti a una guerra di attrito dove sarà chiave la forza di volontà e la logistica: dobbiamo sostenere l'Ucraina perché un'Ucraina forte e sovrana è garanzia di sicurezza per l'Alleanza Atlantica". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens STOLTENBERG alla conferenza per la Crimea. "Putin ha pensato di poter abbattere l'Ucraina e le sue forze armate e dividere la comunità internazionale ma si è sbagliato. L'Ucraina ha sofferto sei mesi di dura guerra ma ha resistito all'aggressione, riconquistato territori e imposto seri costi alla Russia", ha aggiunto.
   

 

 

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