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Brennero, Alfano vede il ministro austriaco: "Evitata crisi e chiusura". Allarme Bruxelles

Giovedì l'incontro a Roma tra Renzi e Juncker

Nessun muro al confine con l'Austria. Lo ha specificato il ministro dell'interno Angelino Alfano dopo un faccia a faccia con il suo omologo austriaco. Al Brennero - ha sottolineato anche il ministro austriaco Wolfgang Sobotka dopo l'incontro - "non ci sarà nessun muro come erroneamente è stato riportato, non ci saranno barriere, ma se necessario ci saranno controlli con il traffico rallentato e sui treni". Lo ha detto il ministro dell'Interno austriaco Wolfgang Sobotka in una conferenza stampa a Roma dopo aver incontrato il titolare del Viminale Angelino Alfano.

"Abbiamo evitato - ha detto Alfano - fino ad ora una crisi e la chiusura del Brennero". "E' definitivo? - ha aggiunto - bisogna lavorarci sopra. Da parte nostra dobbiamo evitare che ci sia un transito e da parte austriaca essere ragionevoli per evitare quel blocco che farebbe un enorme danno al turismo di entrambi i paesi, all'import-export e al transito per ragioni di lavoro".

"Abbiamo detto no - ha specificato - al controllo da parte della polizia austriaca sui treni in territorio italiano". E ha annunciato che l'Italia rafforzerà la presenza di uomini delle forze dell'ordine: "abbiamo chiesto più poliziotti, carabinieri, finanzieri e anche militari per un rafforzamento del controllo dei flussi e degli itinerari stradali e ferroviari che portano al Brennero". Il titolare del Viminale ha poi assicurato che da parte dell'Austria "nessun muro sarà edificato". "Ci saranno - ha aggiunto - ancora attività preparatorie nel caso in cui un flusso straordinario dovesse arrivare in Austria. Ma l'Italia non si farà spaventare da un gabbiotto e dimostreremo che sono soldi sprecati". Alfano, infine, ha annunciato che è stato firmato un accordo di polizia per un confronto quotidiano tra le polizie di frontiera di Italia e Austria.

Ma resta l'allarme di Bruxelles, dopo la presentazione del piano dell'Austria per il Brennero. "La Commissione europea segue tutti gli sviluppi in Europa che vanno contro la tabella di marcia per tornare" al normale funzionamento di Schengen e in "questo caso con grave preoccupazione", afferma Mina Andreeva, portavoce della Commissione Ue, sulla situazione al Brennero. "La Commissione valuterà qualsiasi misura decisa o annunciata dal governo austriaco secondo i criteri di 'necessità' e 'proporzionalità' - afferma. - Il presidente Juncker discuterà della questione col premier Renzi, a Roma, giovedì".

"L'annunciata messa in funzione della barriera costruita al Brennero‬ dall'Austria‬è un monumento alla paura e alla sfiducia reciproca fra Stati Membri della stessa Unione, Italia e Austria, che finora hanno lealmente cooperato", ha detto l'europarlamentare Cécile Kyenge (S&D-PD) dopo che anche la Commissione Europea ha espresso grande preoccupazione sugli sviluppi in Austria.

"La scelta austriaca è inaccettabile - ha continuato Kyenge - sfregia regole e principi europei, oltre a essere dannosa perché la barriera sarebbe collocata lungo un'arteria di collegamento fondamentale". Poi, ha aggiunto Kyenge: "Le vere soluzioni sono altre: la gestione comune delle frontiere esterne dell'Unione Europea, accelerando l'istituzione della Guardia Costiera e di Frontiera europea".

Il piano dell'Austria: 'Controlli anche in Italia'. Alt di Renzi

Renzi, chiudere confini scelta slegata da ogni realtà - "Stiamo cercando di fare un grande recupero di credibilità internazionale del Paese, soprattutto perché mentre noi allarghiamo i muri con la banda larga, altri costruiscono muri e chiudono confini, una cosa controtempo e totalmente slegati da qualsiasi tipo di realtà". Lo dice il premier Matteo Renzi nel corso della diretta #Matteorisponde.

"L'Austria non fa nulla contro il diritto europeo. Rispetta la convenzione di Ginevra e ha appena varato una legge sull'asilo. Ci muoviamo sempre in base al diritto europeo e ci auguriamo che lo stesso facciano tutti, vogliamo la solidarietà di tutti". Così il ministro dell'Interno austriaco Wolfang Sobotka risponde al premier Matteo Renzi che ha accusato Vienna di violare le regole europee istituendo una serie di controlli al Brennero.

 

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