(ANSA) - TOKYO, 30 MAR - Isolato su un balconcino durante la
cerimonia del diploma perché la sua acconciatura di capelli con
le treccine non era conforme alle linee guida dell'istituto
scolastico. È accaduto lo scorso 27 febbraio in una scuola
superiore del Giappone, nella prefettura ovest di Hyogo, secondo
quanto riferito dai media locali. Il liceo pubblico di Himejiì
ha deciso di fare sedere il ragazzo di 18 anni - di padre
afroamericano e madre giapponese -, su un balcone in fondo al
locale, e gli ha detto di non rispondere anche se il suo nome
fosse stato chiamato. La motivazione è che lo studente non
avrebbe chiarito "la sua origine etnica e il motivo per cui
indossava le treccine".
Il quotidiano Mainichi riferisce inoltre che la scuola aveva
precedentemente detto allo studente di tagliarsi i capelli
perché erano troppo lunghi e in violazione delle regole
dell'istituto, che richiedevano acconciature "ordinate e da
studente". Interpellato, un funzionario del board scolastico ha
ammesso che la risposta avrebbe potuto essere diversa se ci
fosse stata una consultazione preventiva, aggiungendo che la
decisione di escludere lo studente "mancava di considerazione e
di tatto dal punto di vista educativo".
Da diversi anni in Giappone si discute su una revisione delle
regole scolastiche, considerate eccessivamente rigide. Di norma
gli istituti impongono l'obbligo di certificati per dimostrare
il colore naturale dei capelli degli alunni e vietano alle donne
le code di cavallo 'disordinate'. Celebre una causa intentata
nel 2017 da una studentessa in una scuola superiore della
prefettura di Osaka, che ha affermato di essere stata costretta
a tingere di nero i suoi capelli naturalmente castani, o il caso
di uno studente a cui veniva impedito di indossare il cappotto
nei mesi invernali perché definita una violazione dei codici di
abbigliamento. Secondo i dati del ministero del Welfare
nipponico i figli di genitori appartenenti a diverse nazionalità
rappresentava il 4,1% dei bambini nati in Giappone nel 2020.
(ANSA).