Dopo una giornata di scontri e tensioni, truppe armate dell'esercito dello Zimbabwe sono intervenute al posto della polizia e hanno disperso i manifestanti dell'opposizione che stavano protestando nelle strade della capitale Harare contro i risultati delle elezioni. Almeno tre manifestanti sono rimasti uccisi. In serata è tornata una calma tesa, mentre i soldati presidiano gli incroci, elicotteri sorvolano, autoblindate corrono con le sirene. La polizia ha vietato gli assembramenti.
Il partito al potere che fu di Robert Mugabe, lo Zanu-Pf, ha infatti vinto la maggioranza dei seggi in Parlamento, ha reso noto la commissione elettorale, aggiudicandosi 109 seggi contro i 41 del principale partito all'opposizione MDC nella Camera dei deputati, che conta un totale di 210 seggi.
Sostenitori del leader dell'opposizione, Nelson Chamisa, sono scesi nelle strade della capitale Harare per protestare contro il governo. Alcuni manifestanti hanno strappato un manifesto del presidente Emmerson Mnangagwa, successore di Mugabe, mentre poliziotti in assetto anti-sommossa e cannoni ad acqua stanno presidiando la zona. Proteste anche davanti alla sede della Commissione elettorale che deve ancora annunciare i risultati ufficiali, prima che intervenisse l'esercito con le armi. La tensione va crescendo di ora in ora insieme al ritardo della pubblicazione dei dati elettorali, poerché fa venire il dbbio di brogli, in una corsa elettorale che gli osservatori dell'Ue npon hanno promosso a pieni voti quanto a equità e trasparenza.