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Ucraina: Tokyo pronta a rivedere le regole per l'export militare

Allentare i divieti per aiutare Kiev. I Leopard spagnoli in arrivo 'nei prossimi giorni'. Il Canada invia 28,9 milioni di dollari di assistenza militare

   Il Partito liberal-democratico, alla guida dell'esecutivo in Giappone, e il suo principale partner nella coalizione di governo, il Komeito, sono pronti a discutere una revisione delle regole per le esportazioni di attrezzature e tecnologie della Difesa. Lo anticipa il giornale Yomiuri Shimbun che cita fonti ministeriali a conoscenza del dossier, ricordando che dopo i colloqui di martedì prossimo, un ulteriore confronto avverrà dopo le vacanze della Golden Week previste a inizio maggio.

    Il tema principale del dibattito, precisano le fonti allo Yomiuri, sarà la possibile autorizzazione all'esportazione di apparati militari per consentire al Giappone di aiutare l'Ucraina a difendersi dalla Russia e rafforzare le capacità militari di Paesi in simili situazioni di rischio. La Strategia nazionale di sicurezza riveduta lo scorso dicembre dal premier conservatore Fumio Kishida indica che il governo intende portare a termine una revisione circa le condizioni di operatività, e che soltanto la cautela di alcuni membri del Komeito - il movimento pacifista di ispirazione buddista, ha portato a uno slittamento in tal senso.

    Secondo le fonti, i due partiti discuteranno se autorizzare o meno l'esportazione di attrezzature di difesa come carri armati e missili, e aumentare le categorie di attrezzature considerate 'non letali', semplificando le procedure per l'approvvigionamento verso paesi terzi. Una revisione in questo senso espanderebbe notevolmente la portata dell'assistenza del Giappone all'Ucraina, limitata finora alla fornitura di attrezzature per la difesa, come giubbotti antiproiettile e caschi. Il sostegno a Kiev sarà inoltre uno dei temi principali al vertice del G7 in programma a Hiroshima dal 19 al 21 maggio, e secondo i media nipponici, alcuni membri del governo hanno proposto di accelerare l'iter legislativo con il solo riferimento all'Ucraina in vista del vertice del prossimo mese.

   La Spagna, da parte sua, intende consegnare i sei tank Leopard 2A4 promessi all'Ucraina "nei prossimi giorni". Lo ha detto il ministro degli Esteri del paese Jose Manuel Albares, citato dal Kyiv Independent. "Dopodiché, ci sarà un secondo pacchetto con altri quattro carri armati", ha dichiarato Albares.  Inizialmente la consegna dei Leopard spagnoli doveva avvenire "poco dopo Pasqua". La scadenza era stata posticipata "tra il 15 e il 20 aprile", come aveva detto la ministra della Difesa iberica, Margarita Robles. Il ritardo dipenderebbe dalle cattive condizioni tecniche dei carri armati, sui quali sono in corso lavori di riparazione.

   E il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha ringraziato su Twitter il governo canadese, che ha annunciato ieri che invierà 28,9 milioni di dollari di aiuti militari all'Ucraina. "Sono grato al primo ministro Justin Trudeau per il pacchetto aggiuntivo di aiuti militari. Il Canada e il popolo canadese dimostrano che il mondo libero è forte con noi, mentre proteggiamo il nostro Paese e i valori condivisi. Grazie, Canada, per il continuo sostegno fino alla nostra vittoria", ha scritto Zelensky. 

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