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Lavrov, cerchiamo di finire una guerra iniziata dall'Occidente

'Sulla politica energetica non ci fidiamo più dei partner occidentali'

   "La guerra che stiamo cercando di terminare e che è stata iniziata dall'Occidente contro di noi usando gli ucraini ha influenzato la politica russa, compresa quella energetica. Ciò che è cambiato è che non faremo più affidamento su alcun partner occidentale", ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov citato dalla Tass. Lavrov ha sottolineato che la Russia non si fiderà più dei partner occidentali nella sua politica energetica. 

    La Russia, ha sottolineato il capo della diplomazia di Putin, non permetterà più all'Occidente di "far saltare i gasdotti". "Non permetteremo loro (all'Occidente) di far esplodere di nuovo i gasdotti. Abbiamo richiesto un'indagine e la richiesta è stata immediatamente respinta. Gli americani l'hanno definita "una sciocchezza", e avete visto come hanno reagito gli europei e gli americani quando Seymour Hersh ha pubblicato le sue scoperte", ha dichiarato Lavrov in riferimento all'inchiesta del famoso giornalista investigativo americano secondo il quale a piazzare gli ordigni che hanno fatto esplodere due gasdotti Nord Stream 2 nel Mare del Nord sarebbero stati gli Usa (la Cia), sotto la copertura di un'esercitazione navale della Nato.

   In Ucraina, intanto, stamane è stata un'allerta aerea in tutto il territorio nazionale, dopo che gruppi di monitoraggio hanno segnalato il
decollo di un MiG-31K dell'aeronautica russa in grado di trasportare il missile ipersonico Kinzhal.

   L'esercito russo ha fatto saltare in aria durante la notte un ponte chiave che collegava la città assediata di Bakhmut al vicino villaggio di Khromove e ultima e principale via di rifornimento attraverso la città di Chasiv Yar, ha riferito alla Cnn la polizia della regione di Donetsk. Le autorità hanno spiegato che sperano di riparare il ponte nei prossimi giorni poiché è un'arteria vitale per l'evacuazione di civili e il movimento di rifornimenti. I militari ucraini possono ancora accedere alla città attraverso strade sterrate e campi, ha detto la polizia.

   E infatti il fondatore del gruppo di mercenari russi Wagner Evgeny Prigozhin ha detto le forze russe hanno praticamente circondato Bakhmut (in russo Artyomovsk): in un discorso video ha invitato il presidente ucraino Volodymir Zelensky a evacuare anziani e bambini dalla località. Secondo Ria Novosti, Prigozhin ha invitato le autorità ucraine a dare anche alle loro forze armate l'opportunità di lasciare la città. 

   Ed è salito a quattro il bilancio di morti dell'attacco missilistico sulla città di Zaporizhzhia lanciato dalle forze russe nella notte tra mercoledì e giovedì: lo ha reso noto oggi su Telegram il Servizio di emergenza statale, come riporta Ukrinform. Nell'attacco è stato colpito, probabilmente con un missile S-300, un condominio di cinque piani, che è stato quasi completamente distrutto. Già ieri pomeriggio l'ufficio del procuratore generale aveva riferito che il bilancio delle vittime era aumentato a quattro, ma successivamente il capo dell'amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia, Yury Malashko, aveva affermato che i morti erano solo due.

   Questa mattina il Servizio di emergenza statale ha reso noto che alle 7:00 ora locale (le 6:00 in Italia)  i soccorritori hanno rimosso i corpi di altri due residenti dalle macerie.  "I soccorritori continuano a cercare persone sotto le macerie e smantellare parti pericolose dell'edificio 24 ore su 24. A partire dalle 07:00 del 3 marzo, i soccorritori hanno rimosso i corpi di altri due residenti", ha reso noto il Servizio di emergenza statale. Inoltre, sette residenti sono stati ricoverati in ospedale e altri 10 sono considerati dispersi. Finora sono state rimosse 102 tonnellate di macerie.

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