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Ambasciatore Kiev all'ANSA, visita Meloni un segnale forte

'Apprezziamo leadership Roma, ci sostenga su adesione Ue e Nato'

Apprezzamento per il ruolo svolto dall’Italia nel conflitto in Ucraina e per la visita di Giorgia Meloni a Kiev, “un altro forte segnale di sostegno” da parte della presidente del Consiglio dopo le parole di Silvio Berlusconi su Zelensky, definite “inaccettabili”.

L’ambasciatore ucraino a Roma Yaroslav Melnyk, in queste ore nella capitale ucraina per accompagnare la premier nella sua missione, in un’intervista all’ANSA traccia un bilancio dei rapporti fra Italia e Ucraina alla vigilia del primo anniversario della guerra, dicendosi certo che “i nostri amici e partner saranno con noi fino alla vittoria”.

ANSA - Ambasciatore Melnyk, ad un anno dall'invasione russa dell'Ucraina, che cosa si aspetta Kiev dal governo Meloni, non solo in termini di supporto legato agli armamenti necessari per la difesa del Paese, ma anche in vista del pressing che sta facendo l'Ucraina per l'ingresso nell'Unione europea?

MELNYK – “Il 24esimo vertice Ucraina-Ue del 3 febbraio ha fornito un forte sostegno morale, politico e pratico all'Ucraina nella guerra contro gli invasori russi. L'Ucraina ha presentato i suoi progressi nell'attuazione delle raccomandazioni dell'Ue. Siamo nella fase finale. L'Italia ci dà un forte sostegno nel nostro percorso verso l'adesione all'Ue. Apprezzo molto la leadership di Roma nel fornire sostegno alla futura adesione dell'Ucraina all'Ue. È molto importante per la nostra posizione durante la guerra. Contiamo anche sul sostegno dell'Italia per la nostra domanda di adesione alla NATO con procedura accelerata. La visita del Presidente del Consiglio italiano in Ucraina è un altro forte segnale di sostegno all'Ucraina. Apprezziamo inoltre il sostegno dell'Italia a tutti i pacchetti di sanzioni dell'Ue in risposta all'aggressione russa. Allo stesso tempo, dovrebbero essere imposte ulteriori sanzioni contro la Russia e la Bielorussia per il quotidiano terrorismo missilistico contro la popolazione civile ucraina”.

ANSA - Tenendo conto di un eventuale dilatarsi dei tempi della guerra che richiederebbe sempre più sostegno da parte degli alleati, a cominciare dagli Usa, l'Ucraina ha timore che il fronte occidentale, finora compatto, possa sfilacciarsi, anche dietro la pressione delle opinioni pubbliche nazionali?

MELNYK – “Come ha detto il presidente dell'Ucraina nell'intervista ai media italiani, ‘per noi è fondamentale non perdere il sostegno italiano e di nessun altro Paese, che abbiamo coltivato con grande sforzo contro l’intensa campagna di disinformazione diffusa dal Cremlino negli ultimi anni’. La sua risposta rivela l'essenza della sfida per noi. Sfortunatamente, l'opinione pubblica cade spesso preda della propaganda е disinformazione russa. Allo stesso tempo, credo che le persone che pensano e analizzano capiscano che l'obiettivo della Russia è distruggere uno dei più grandi Stati d'Europa, distruggere un popolo fatto da 45 milioni di persone. La Russia accompagna la sua aggressione con numerosi crimini di guerra e crimini contro l'umanità. Tuttavia, la Russia non è solo una minaccia per l'Ucraina: è la fonte più diretta di minaccia ibrida alla sicurezza dell'Ue e degli Stati membri. Per averne conferma basti ricordare gli ultimi attacchi hacker al sistema cibernetico delle strutture statali italiane. Lo Stato aggressore sta attivamente cercando di minare l'unità europea e le regole internazionali. Ed è per questo che l'Ucraina, quando combatte per la sua indipendenza, combatte anche per l'Europa. L'Ucraina di fatto difende la democrazia e i valori di tutta l'Europa e del mondo democratico. Ecco perché credo che il sostegno dei nostri amici e partner sarà con noi fino alla vittoria”.

ANSA - Ritiene che i continui attacchi via social da parte dell'ambasciata russa a Roma alle decisioni italiane di sostenere l'Ucraina possano incidere negativamente sulle future scelte del governo Meloni su ulteriori aiuti a Kiev?

MELNYK – “Le relazioni italo-ucraine si basano su valori europei comuni, fiducia, rispetto reciproco e assistenza. L'Italia fin dai primi giorni di guerra ha assunto una posizione coerente nel sostenere l'Ucraina in ambito politico, militare, economico e umanitario. Sentiamo il sostegno dei nostri amici e colleghi italiani nel ripristino delle infrastrutture energetiche, così come nella ricostruzione postbellica dell'Ucraina. Come ha più volte affermato il presidente del Consiglio, il suo governo prende decisioni basate sugli interessi dell'Italia e dell'Europa in primo luogo. Pertanto, credo e spero che la posizione dell'Italia non cambierà. Dopo tutto, un'Europa forte è impossibile senza un'Ucraina forte. Lo abbiamo visto tutti in questo anno difficile”.

ANSA - Come giudica le posizioni dei diversi partiti italiani di fronte a quello che avvenendo? Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha voluto chiarire di essere sempre stato al fianco di Kiev dopo le ultime affermazioni contro Zelensky, che hanno creato molte polemiche. Ritiene l'incidente superato?

MELNYK – “L'Ucraina apprezza la pronta risposta del presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, che ha ribadito il sostegno incrollabile del governo italiano all'Ucraina dopo le dichiarazioni inaccettabili di Berlusconi”.

ANSA - Ambasciatore, anche se al momento non se ne vedono i presupposti, tutti i conflitti terminano con un negoziato, quasi sempre mediato da parti terze. È ancora possibile una trattativa? E chi pensa possa svolgere questo ruolo di mediazione tra Mosca e Kiev?

MELNYK – “Negli ultimi giorni, abbiamo sentito l'eco delle parole dei funzionari del governo russo sulla cosiddetta disponibilità a sedersi al tavolo dei negoziati alle loro condizioni. In questo contesto, vorrei sottolineare che, in effetti, l'Ucraina ha bisogno di una rapida fine della guerra, ma alle condizioni stabilite nella Formula di pace del presidente d’Ucraina. La vera pace è impossibile senza giustizia, senza ripristinare l'integrità territoriale dell'Ucraina. Sono grato ai nostri partner che non soccombono alle manipolazioni russe e continuano a sostenere fermamente il nostro Stato nella sua lotta per la sua indipendenza e sovranità. Gli sforzi del Cremlino per rafforzare significativamente la macchina militare russa saranno una minaccia ai suoi vicini, compresa l'intera Europa, nei prossimi anni, se non viene sconfitto. L'Ucraina avvia lo svolgimento del vertice globale sull'attuazione della formula di pace. Nel contesto di una data così significativa di un anno trascorso dall’inizio dell'invasione russa in Ucraina, abbiamo in programma di convocare una sessione speciale dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite per approvare la risoluzione a sostegno della Formula di pace. L'obiettivo principale della Formula è quello di privare la Russia dei suoi strumenti per commettere il crimine di aggressione contro l'Ucraina e per garantire sicurezza e giustizia all'intera comunità internazionale”.

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