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Il Ppe 'respinge fortemente' le parole di Berlusconi sull'Ucraina

'Non è nostra linea politica. Non cedere alla narrazione di Putin'

"Il gruppo del Ppe respinge fermamente le dichiarazioni di Silvio Berlusconi sull'Ucraina. Non riflettono la nostra linea politica. La Russia è l'aggressore, l'Ucraina è la vittima. Non cederemo alla narrazione di Putin e l'Ucraina può contare sul nostro pieno sostegno". E' quanto si legge sull'account ufficiale Twitter del Ppe. Si tratta del primo commento ufficiale dei Popolari alle parole di Silvio Berlusconi sul presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 

Il governo ucraino aveva reagito duramemente alle dichiarazioni del leader di Forza Italia. "Berlusconi è un agitatore vip che agisce nel quadro della propaganda russa, baratta la reputazione dell'Italia con la sua amicizia con Putin. Le sue parole sono un danno per l'Italia", ha detto Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Zelensky. "Getti la maschera e dica pubblicamente di essere a favore del genocidio del popolo ucraino", ha aggiunto. Inoltre, il portavoce del ministero degli esteri di Kiev, Oleg Nikolenko, ha detto che "le accuse insensate di Berlusconi contro Zelensky sono un tentativo di baciare le mani di Putin, insanguinate fino ai gomiti. Un tentativo di dimostrare la sua lealta' al dittatore russo". Nikolenko ricorda anche di aver lavorato in Libia nel 2010, quando l'allora premier incontrò Gheddafi e "baciò le mani del dittatore per mostrare lealta: diffondendo la propaganda russa, incoraggia Mosca a continuare i suoi crimini e quindi ha responsabilita' politica e morale. Apprezziamo invece molto la pronta risposta di Meloni, che ha riaffermato l'incrollabile sostegno all'Ucraina'.

A livello europeo le dichiarazioni di Berlusconi avevano sollevato critiche rivolte al Ppe. "Sono inorridita dalle nuove scioccanti dichiarazioni sull'Ucraina di Berlusconi. È questa la posizione del governo Meloni e del ministro degli Esteri Tajani di Forza Italia? Ha qualcosa da dire il presidente del Ppe Manfred Weber?", ha scritto su Twitter la leader del gruppo socialista a Strasburgo, Iratxe Garcia, aggiungendo che "a un anno dalla brutale guerra di Putin, è tempo di riconoscere i fatti e scegliere da che parte stare". Da parte sua, l'europarlamentare di Renew Europe e presidente della Conferenza per il futuro dell'Europa Guy Verhofstadt ha scritto su Twitter, riguardo alle dichiarazoni di Berlusconi, che "tutto ciò non è più divertente, sta indebolendo attivamente l'Ucraina... e l'Europa", aggiungendo: "Quando il Ppe lo butterà fuori?".    

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