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‘Italia e Cina partner naturali, i fatti vincono sulla retorica’

Parla all’ANSA il nuovo ambasciatore di Pechino Jia Guide

Incremento dell’interscambio malgrado la pandemia,  volontà di collaborazione politica e l’auspicio che il memorandum siglato con l’Italia sulla nuova Via della Seta possa essere rinnovato, “nell’interesse di entrambi”. Jia Guide, nuovo ambasciatore cinese insediato a Roma da poche settimane, si presenta in questa intervista all’ANSA con la mano tesa verso il Paese che lo ospita.   

 

ANSA - Ambasciatore Jia, Lei arriva a Roma in un momento molto delicato nei rapporti tra la Cina e l'Occidente, mentre in Europa imperversa una guerra scatenata dall'invasione russa dell'Ucraina. Qual è il messaggio che porta all'Italia all'inizio del suo mandato?

JIA GUIDE – “Sono molto onorato di essere entrato in carica in qualità di ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia e, al contempo, percepisco profondamente l'importanza della mia missione. Ci troviamo, indubbiamente, in un momento in cui il mondo è tutt'altro che pacifico, ma io credo di aver iniziato la mia missione in Italia in un momento opportuno.  Il XX Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese, che si è svolto lo scorso ottobre, ha inviato al mondo un segnale chiaro: la politica della Cina, interna ed estera, continuerà a mantenersi stabile e continuativa. La Cina persisterà nella sua politica di riforma e apertura, nel perseguire lo sviluppo pacifico e continuerà a promuovere sviluppo e prosperità condivise per tutti i Paesi. Lo scorso novembre, il presidente Xi Jinping ha incontrato il presidente del consiglio Meloni ai margini del vertice G20 di Bali e i due leader hanno espresso il desiderio di rafforzare dialogo e contatti, migliorare la comprensione reciproca e continuare a promuovere la cooperazione bilaterale a livello economico-commerciale, culturale e in altri settori. L'incontro ha dettato le linee guida strategiche e dato nuovo impulso alle relazioni bilaterali sino-italiane. La Cina ha notato che l'Italia non apprezza le contrapposizioni tra schieramenti e crede, invece, che si debbano rispettare le differenze e le divergenze tra le parti. Italia e Cina parlano la stessa lingua su molti aspetti, come la cooperazione commerciale e culturale e il sostegno al multilateralismo. La Cina ha sempre attribuito grande importanza allo sviluppo delle relazioni bilaterali con l'Italia. Di fronte a cambiamenti epocali come quelli attuali, dobbiamo rimanere con i piedi saldamente a terra e lo sguardo rivolto al futuro, ma dobbiamo anche fare tesoro della saggezza e delle esperienze del passato. In qualità di Paesi culle di antiche civiltà, Italia e Cina devono ragionevolmente tramandare e trasmettere la tradizione di amicizia, comprendere e sostenere i rispettivi interessi più importanti e le maggiori preoccupazioni; devono ricercare un terreno comune nel rispetto delle differenze, ampliare il consenso e infondere sempre maggiore energia positiva per la pace e la stabilità mondiale. ‘Chi ben comincia è a metà dell'opera’. Nonostante io abbia iniziato la mia missione in Italia soltanto da qualche settimana, nelle personalità italiane provenienti da ogni ambito ho già percepito sincera speranza per lo sviluppo delle relazioni con la Cina. Il mio lavoro è proprio quello di mettere in atto, diligentemente, e insieme ai colleghi italiani, le molteplici importanti intese raggiunte dai nostri leader e promuovere costantemente uno sviluppo sempre maggiore del partenariato strategico globale sino-italiano. Nel prossimo futuro, intendo promuovere prioritariamente la ripresa dei meccanismi di dialogo bilaterale ‘faccia a faccia’ a tutti i livelli; intendo promuovere e far salire di livello la cooperazione fattiva in tutti i settori, e in particolare in quello dell'ingresso sul mercato cinese di un numero sempre maggiore di prodotti italiani di alta qualità e nel creare un ponte per la ripresa dei flussi turistici e di persone tra i nostri due Paesi”.

ANSA -  L'Italia ha prorogato al 28 febbraio l'obbligo di test anti-Covid per gli arrivi dalla Cina da presentare all'imbarco e imposto controlli a campione negli aeroporti italiani. Come giudica questa misura e che impatto può avere sul turismo cinese?

JIA GUIDE – “L'anno del coniglio ha portato con sé un ottimo inizio per il turismo cinese. Dopo la ripresa completa della produzione e della vita quotidiana, assistiamo a una crescita evidente del turismo outbound dei cittadini cinesi, con un incremento graduale dei flussi sia inbound che outbound che soltanto nella settimana di vacanze per il Capodanno cinese hanno superato 2,87 milioni di persone. Le prenotazioni di viaggi all’estero da parte dei turisti cinesi è cresciuta del 640% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e gli acquisti di biglietti aerei per l’estero sono quadruplicati. Molti Paesi hanno accolto con calore l’arrivo dei turisti cinesi, ad esempio, sul monte Jungfrau, in Svizzera, sono state preparate decorazioni e lanterne rosse beneaugurali per l’anno del coniglio, all’aeroporto di Bali in Indonesia è stato invece organizzato uno spettacolo di tradizionale danza del leone e il vice premier thailandese si è recato di persona all’aeroporto per accogliere i turisti cinesi in arrivo. Guardando al turismo interno, durante le festività del Capodanno, sono stati più di 300 milioni i viaggi domestici cinesi, generando un introito per l’industria turistica nazionale pari a 37,5843 miliardi di renminbi segnando un fondamentale ritorno ai livelli pre-pandemia.

Questa forte ondata turistica per l’arrivo dell’anno del coniglio ha mostrato come l’aspirazione per una bella vita del popolo cinese e la fiducia nello sviluppo del Paese facciano sì che sempre più persone, in molti Paesi diversi, percepiscano il valore globale della forte spinta della ripresa economica della Cina e del miglioramento della situazione economica cinese. Il turismo è uno dei pilastri portanti dell’economia italiana. I dati ufficiali italiani ci dicono che nel 2019 i turisti cinesi in arrivo nel Bel Paese erano 5,356 milioni e che l’Italia in quell’anno era uno dei Paesi europei con il maggior numero di presenze di turisti cinesi. Sono convinto che la sensazione di ‘sentirsi come a casa propria’ rappresenti uno dei fattori più importanti e attrattivi per i turisti cinesi che vengono in Italia. Nell’ultimo periodo, i dipartimenti del turismo italiani e molti operatori del settore hanno affermato di guardare con favore al ritorno dei turisti cinesi in Italia e di volersi impegnare per fornire loro servizi di alta qualità. La Cina è disponibile a lavorare insieme all’Italia per facilitare la ripresa dei flussi di persone bilaterali”.

ANSA - L'Italia è l'unico Paese del G7 ad aver siglato, nel 2019, un MoU con Pechino sul Belt and Road, un'intesa quadro che si rinnoverà automaticamente nel marzo 2024, se nel frattempo il governo italiano non deciderà di revocarla. Washington e Bruxelles, così come alcuni partiti italiani, non hanno mai nascosto la loro contrarietà all'accordo.

JIA GUIDE – “I fatti vincono sulla retorica. Italia e Cina nel 2019 hanno siglato il memorandum di intesa sul Belt and Road, nel chiederci quale ruolo questo abbia avuto, non possiamo che guardare a una serie di dati e di fatti. Negli ultimi tre anni, l’interscambio bilaterale tra Italia e Cina ha affrontato gli ostacoli dovuti alla pandemia e segnato nuovi record, toccando, nel 2022, i 77,88 miliardi di dollari e ponendosi in prima linea a livello europeo tra i Paesi che hanno rapporti commerciali con la Cina. L’Italia, negli ultimi anni, è divenuta il Paese europeo ad aver siglato il maggior numero di accordi per l’export di prodotti alimentari verso la Cina e quest’ultima ha mantenuto la sua posizione di primo partner commerciale dell’Italia in Asia. L’Italia è stata Paese ospite d’onore alla seconda edizione della China Import Expo e quest’anno della quarta edizione della China International Consumer Goods Fair; inoltre ha avviato con la Cina una serie di nuove collaborazioni in settori con un ampio potenziale di crescita come le Olimpiadi e gli sport invernali, dunque le prospettive sono rosee. Oltre a tutto questo, non possiamo dimenticare il particolare valore culturale e umanistico che l’antica Via della seta ha per i nostri due Paesi. Il presidente Xi Jinping ha affermato che quella tra Italia e Cina sul Belt and Road è una cooperazione tra ‘partner naturali’.  Proprio lungo l’antica Via della Seta che risale a più di mille anni fa con le sue rotte che si estendevano per centinaia di migliaia di chilometri, le nostre due grandi civiltà si sono incontrate, ammirate a vicenda, hanno appreso l’una dalle esperienze dell’altra e scritto una grande storia di amicizia che è d’esempio per l’umanità intera. L’anno scorso, la mostra ‘Tota Italia: alle origini di un impero’ ha visto a Pechino un flusso di più di trecentomila visitatori e ricevuto i messaggi benaugurali dei leader dei nostri due Paesi. Negli ultimi giorni, sono stato invitato alle celebrazioni per il capodanno cinese e l’arrivo dell’anno del coniglio a Roma, a Firenze e in altri luoghi e ho avuto modo di toccare con mano la ‘vicinanza tra cuori’  e la bella amicizia che legano il popolo italiano e quello cinese. La storia è testimone del fatto che lo sviluppo culturale del mondo intero e il progresso dell’umanità sono strettamente legati all’inclusività e al portar avanti la retta via dell’innovazione. Credo che due grandi nazioni come le nostre abbiano le capacità e la saggezza necessarie per intraprendere le scelte giuste assecondando il flusso della storia, in modo che questa via di cooperazione e di amicizia possa diventare sempre più ampia”.

ANSA - Ambasciatore, gli Usa sostengono che i palloni cinesi siano strumenti utilizzati dall'esercito di Pechino per spiare circa 40 Paesi, tra cui l'Italia. Lei esclude un'attività del genere? 

JIA GUIDE – “La parte cinese ha agito con un atteggiamento responsabile e ha comunicato più volte sulla situazione con la parte statunitense. Dopo una verifica immediata e completa, abbiamo confermato che il dirigibile senza pilota relativo è di natura civile e per scopi di ricerca meteorologica. Colpito dai Westerlies e con limitate capacità di autogoverno (self-steering), il dirigibile ha deviato molto dalla rotta pianificata. La parte cinese ha messo a disposizione della parte statunitense le suddette informazioni non appena verificate. L'uso della forza da parte degli Stati Uniti ha segnato un'escalation e un inasprimento della situazione. La parte cinese si riserva il diritto di fornire ulteriori risposte. Desidero ribadire che, in quanto Paese responsabile, la Cina aderisce rigorosamente al diritto internazionale, rispetta la sovranità e l'integrità territoriale di tutti i Paesi e non ha intenzione di violare il territorio, compreso lo spazio aereo, di alcun Paese sovrano”.

ANSA -  Si è parlato di una prossima missione a Roma, nell'ambito di un tour europeo, dell'ex ministro degli Esteri Wang Yi, promosso a fine 2022 alla guida della diplomazia del Partito comunista. L'Ambasciata può confermare la visita? Inoltre il presidente Xi Jinping ha invitato la premier Meloni a visitare la Cina nel loro incontro del novembre scorso a margine del G20. Si sta lavorando ad una possibile data?

JIA GUIDE – “La Cina intende continuare a guardare alle relazioni bilaterali con l’Italia con una visione altamente strategica e volta al lungo termine. Da quando, nel 2004, i nostri due Paesi hanno istituito il partenariato strategico globale, hanno anche valorizzato pienamente il ruolo di guida e di forza propulsiva degli incontri di alto livello e avuto un approccio di sostegno e comprensione reciproca sulle questioni concernenti i rispettivi interessi chiave e le maggiori preoccupazioni. Tutto questo è divenuto la forza motrice per lo sviluppo stabile e duraturo dei rapporti bilaterali.

Nel corso di questo nuovo anno, i tempi per continuare a rafforzare gli incontri ai massimi livelli tra Italia e Cina sono ancor più maturi, sono fiducioso che questo promuoverà una nuova spinta per il progresso delle relazioni bilaterali. Italia e Cina hanno in corso un dialogo serrato sugli incontri ad alto livello e ci saranno più interazioni in quest’anno. La Cina intende lavorare con l’Italia per mettere in pratica attivamente le intese raggiunte dai leader dei due Paesi, al fine di creare maggiore benessere per i popoli dei nostri due Paesi”.

ANSA - L'interscambio tra Italia e Cina è continuato a crescere in questi anni malgrado la pandemia. Quali sono i settori nei quali a suo avviso c'è ancora margine di crescita nei rapporti economici e commerciali tra i due Paesi?

JIA GUIDE – “Durante il colloquio con il premier Meloni a Bali, il presidente Xi Jinping ha enfatizzato il suo auspicio che Italia e Cina sfruttino al massimo il Comitato Governativo Italia-Cina e gli altri meccanismi di dialogo bilaterale in tutti settori e individuino nuovi spunti di crescita per la cooperazione bilaterale in settori come la manifattura di alta gamma, le energie pulite, l’aviazione e l’aero-spazio e i mercati terzi. Come dicevo poco fa, l’interscambio commerciale sino-italiano è cresciuto in contro-tendenza durante la pandemia e dando una nuova e forte fiducia alle imprese dei due Paesi. Le due parti hanno ancora un grande potenziale di cooperazione da esplorare nei settori che ho illustrato pocanzi; le imprese possono incontrarsi ed effettuare matching sotto l’egida dei meccanismi di dialogo bilaterale settoriale, esplorare insieme nuovi spunti di crescita e liberare il potenziale. Inoltre, la cooperazione sino-italiana negli sport invernali sta fiorendo e continua a crescere. Con l’ampliamento della fascia a reddito medio della popolazione cinese, la domanda di consumo nell’economia dei servizi in ambito di salute e sanità, finanza e assicurazioni creerà nuove opportunità di sviluppo anche per le aziende italiane. Le eccellenze italiane di questi settori possono sfruttare le fiere internazionali organizzate dalla Cina come la China Import Expo, la China International Fair on Trade in Services, la Canton Fair, la International Consumer Goods Fair per cercare nuove opportunità di business e per investire in Cina in nuovi progetti e godere delle grandi occasioni per lo sviluppo e dei dividendi cinesi”.

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