"Non parlare mai più di mia moglie in quel modo". Si sono allungate fin sul letto di morte della regina Elisabetta i veleni del conflitto familiare in casa Windsor fra il principe ribelle Harry, suo padre Carlo (attualmente re Carlo III) e suo fratello maggiore (oggi erede al trono britannico) William, secondo le rivelazioni di 'Spare - il Minore': esplosiva autobiografia scritta a quattro mani dal duca di Sussex, assieme al premio Pulitzer americano J.R.Moehringer, in vendita da oggi nelle librerie di tutto il mondo.
Aggiornato ai giorni della morte della nonna 96enne, avvenuta nel castello scozzese di Balmoral l'8 settembre 2022 dopo 70 anni di regno da record, il libro narra a pagina 526 dell'edizione italiana di come Harry fu informato direttamente da Carlo del fatto che Elisabetta fosse ormai in agonia e invitato a dirle addio. Ma anche come gli fu detto apertamente di non portare con sé la consorte Meghan. Il principe scrive di aver mandato un messaggio "a Willy" per chiedergli se lui e Kate volessero volare insieme, le due coppie, da Londra in Scozia; e di non aver avuto "nessuna risposta". Poi di aver ricevuto una seconda chiamata da "papà": "disse che io ero il benvenuto a Balmoral, ma non voleva… lei (Meghan). Cominciò a esporre le sue ragioni, che erano insensate e irrispettose, e io non ne volli sapere". Di qui la replica: ""Non parlare mai più di mia moglie in quel modo". Carlo - prosegue Harry - "balbettò" parole di scuse, "spiegando che semplicemente non voleva molta gente attorno"; che "non veniva nessun'altra moglie. Kate non veniva... perciò nemmeno Meg sarebbe dovuta venire". "Allora ti bastava dirlo", tagliò infine corto il secondogenito.
Secondogenito che, scavando nelle memorie, non manca di soffermarsi inoltre sulla morte di Diana, sui tentativi giovanili di elaborare il lutto rivolgendosi persino a una medium o ripetendo nel tunnel dell'Alma di Parigi il percorso fatto dalla madre nel giorno fatale "alla stessa velocità". Ma pure sulla convinzione che - per quanto non sia più a suo giudizio il caso d'indagare ancora - "non tutto" sia stato chiarito di quella tragedia.
E' finalmente negli scaffali delle librerie di tutto il mondo l'attesissima quanto esplosiva autobiografia del principe Harry dal titolo 'Spare' in cui fa cruciali rivelazioni, largamente anticipate dai media nei giorni scorsi, sul suo rapporto conflittuale con la famiglia reale britannica e sul suo passato. Nel Regno Unito ci sono state code di fan alla mezzanotte per mettere le mani sul libro. Diverse persone hanno atteso davanti alle porte della edicola e libreria WHSmith nella stazione di Victoria a Londra e si sono precipitati all'apertura per acquistare le prime copie.
Non solo, 'Spare' è già primo nella classifica dei bestseller su Amazon UK ed è destinato a diventare uno dei libri più venduti dell'anno. Nonostante le anticipazioni, fra cui la serie di interviste concesse dal duca di Sussex a tv britanniche e americane, il volume continua a far discutere e a sollevare polemiche. In occasione dell'uscita i tabloid popolari lanciano oggi nuovi affondi contro il principe. Per il Daily Express "ha superato la linea rossa" per il suo attacco "crudele" contro la regina consorte Camilla, accusata di aver imbeccato i tabloid, anche a discapito di Harry, in cambio di un trattamento di favore necessario a migliorare "la propria immagine" quando era considerata dall'opinione pubblica del Regno la "cattiva" per la sua rivalità rispetto alla popolarissima Diana. Stesso tono usato dal Sun di Rupert Murdoch, secondo cui le critiche alla matrigna non verranno perdonate dal padre re Carlo III. Circola inoltre un sondaggio di YouGov secondo cui la popolarità di Harry tra il pubblico britannico è scesa a un minimo storico: il 64% ora ha una visione negativa di lui.