Salgono a sette le vittime del naufragio del peschereccio spagnolo al largo del Canada. Lo riferiscono i soccorritori. "Fino ad ora abbiamo recuperato sette cadaveri e tre sopravvissuti", ha detto all'agenzia France Presse Brian Owens capo del Joint Rescue Coordination canadese aggiungendo che nonostante il maltempo le ricerche al largo di Terranova, dove sono stati trovati detriti, continuano. A bordo del peschereccio affondato c'erano un totale di 24 persone.
"Arrivano cattive notizie dall'altra parte dell'Atlantico, è stato reso noto che ci sono morti e dispersi", ha scritto su Twitter la vicepremier Yolanda Díaz. Tre persone sono state tratte in salvo vive, ha reso noto il governo spagnolo.
La vice-delegata del governo in Galizia, regione d'origine di diversi dei marinai coinvolti nel naufragio, aveva spiegato in precedenza a media iberici che due scialuppe del peschereccio erano state trovate vuote, mentre su una terza c'erano tre sopravvissuti.
In mattinata sono rimaste attive le ricerche di una quarta scialuppa.
Il comandante del peschereccio spagnolo affondato in acque canadesi e un suo nipote sono due dei tre superstiti del naufragio sinora confermati: lo ha reso noto a media iberici la sindaca di Cangas, la località della Galizia in cui risiedono i due marinai. Alcuni familiari dei due hanno raccontato di aver ricevuto una chiamata telefonica. "Non preoccupatevi, stiamo bene", sarebbero state le parole del capitano della barca, secondo quanto riporta il quotidiano La voz de Galicia. Le autorità hanno finora confermato la morte di sette dei 24 membri dell'equipaggio; altre 14 persone risultano attualmente disperse. Le ricerche continuano