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Ue, la pandemia guidata dai non vaccinati. In arrivo nuove linee sul Green pass

In settimana nuove raccomandazioni sui viaggi. Drammatico appello del ministro della Salute. Allarme in Sassonia: si rischia il triage in corsia. Merkel: Le attuali misure non bastano

"Numerose persone in tutta l'Ue, giovani e meno giovani, si sarebbero trovate in una situazione molto peggiore se non fosse stato per il lancio record dei programmi di vaccinazione contro il Covid-19". Così la commissaria europea alla Salute Stella Kyriakides, intervenendo al Parlamento europeo. "Ma ora stiamo affrontando una pandemia guidata principalmente dai non vaccinati", ha aggiunto. Potrebbe essere mercoledì il D-Day per le nuove raccomandazioni della Commissione Ue sul Green Pass. Al centro dell'aggiornamento delle linee guida ci saranno i viaggi dentro e fuori l'Ue e la durata della validità del cosiddetto 'Eu Digital Covid Certificate', che al momento non è prevista nel regolamento entrato in vigore il primo luglio 2020. Entro domani mattina la Commissione annuncerà quando saranno emanate le nuove raccomandazioni. "Sarà in questa settimana", si è limitata a dire nel corso del briefing quotidiano una portavoce dell'esecutivo Ue. Ma la giornata segnata con il cerchio rosso è quella di mercoledì. Finora da Palazzo Berlaymont non filtrano anticipazioni sul contenuto delle nuove raccomandazioni, che comunque non saranno vincolanti per i Paesi membri. L'ipotesi è che l'Ue aggiornerà le linee guida basandosi più sul soggetto che sulla regione di provenienza. Quindi sullo stato - vaccinato, guarito o testato con tampone - di chi viaggia dentro e fuori l'Unione. Rumors bruxellesi non escludono che le raccomandazioni pongano a nove mesi la scadenza del Green Pass per chi ha fatto due dosi. Scadenza che al momento l'Ue non prevede, essendosi limitata a stabilire la durata annuale del regolamento. Che però fra qualche mese sarà quasi certamente prorogata. 

"Molti Stati membri hanno iniziato a reintrodurre alcune misure restrittive, facendo spesso affidamento" al Green pass "per consentire l'accesso sicuro alle aree pubbliche. Dobbiamo evitare la frammentazione, è fondamentale un forte coordinamento. Per questo motivo stiamo preparando un aggiornamento delle Raccomandazioni del Consiglio relative alla libera circolazione nell'Ue". Così la commissaria Stella Kyriakides, al Parlamento Ue. "Anche se abbiamo compiuto i nostri massimi sforzi da inizio pandemia, non possiamo però imporre il coordinamento in un'area in cui la competenza spetta esclusivamente agli Stati membri", ha aggiunto. 

GERMANIA

"Quasi tutti" i tedeschi "alla fine dell'inverno saranno vaccinati, guariti o morti". Lo ha detto il ministro della Salute Jens Spahn in conferenza stampa a Berlino, rivolgendo un drammatico appello alla cittadinanza affinché si vaccini. "Questo con la variante delta è molto probabile", ha aggiunto. Le persone non vaccinate con grande probabilità contrarranno il Covid, ha spiegato.

Angela Merkel ha affermato che le misure anti-Covid attuali in Germania "non sono sufficienti" per fronteggiare la gravità della pandemia. È quello che la cancelliera ha affermato parlando al direttivo della Cdu, secondo una fonte citata alla Dpa, che ha partecipato alla riunione. "Abbiamo una situazione che sovrasterà tutto quello che abbiamo avuto finora", ha aggiunto. Per la cancelliera, neanche la regolamentazione che esclude da parte della vita pubblica i non vaccinati sarà sufficiente

Nella tedesca Sassonia la situazione sanitaria è così grave che si rischia di dover ricorrere al triage in corsia. È quello che ha affermato il presidente della camera dei medici regionale, Erik Bodendieck, parlando a NDR info. Se la situazione non cambia, bisognerà pensare a decidere chi debba essere trattato e chi no, ha spiegato. "Si dovrà attuare il triage e di questo parleremo questa settimana con le mie colleghe e i miei colleghi negli ospedali". 

AUSTRIA

L'Austria da mezzanotte è in lockdown. Il Paese si ferma per la quarta volta dall'inizio della pandemia. Il 12 dicembre la vita sociale riprenderà per i vaccinati e guariti, mentre i non vaccinati dovranno restare a casa. Come già avvenuto lo scorso inverno i residenti potranno comunque sciare, perché lo sci è ritenuta un'attività motoria, ma ovviamente solo se vaccinati e guariti e con mascherina Ffp2 sugli impianti di risalita. Restano aperte anche le scuole, ma i genitori potranno tenere i figli a casa se lo desiderano. Anche ieri migliaia di no vax sono scesi in strada in varie città del Paese per manifestare contro i provvedimenti del governo, ma soprattutto contro l'obbligo vaccinale che scatta a febbraio. Almeno gli 'attendisti' ora stanno cambiando idea: nel fine settimana si sono formate code davanti agli hub.

FRANCIA 

A Parigi il numero di pazienti da Covid-19 ricoverati in terapia intensiva è "relativamente stabile" e le eventuali conseguenze della quinta ondata sugli ospedali non sono attese prima di "fine dicembre o gennaio": è quanto riferito dal capo del consorzio responsabile degli ospedali pubblici parigini (AP-HP) Martin Hirsch, intervistato questa mattina da radio France Inter. "Non si regista un aumento eccessivamente rapido del numero di pazienti ricoverati", ha assicurato il responsabile, aggiungendo: "Per le terapie intensive è relativamente stabile da 15 giorni. Pensiamo che l'aumento forte, se dovesse verificarsi, si produrrà piuttosto a fine dicembre o gennaio".

KENYA

Il Kenya introduce il pass vaccinale: a partire dal 21 dicembre, ha annunciato il governo, il certificato sarà necessario per entrare in bar, ristoranti, uffici, usare i trasporti pubblici ma anche per accedere ai celebri parchi naturali del Paese. Dal 26 novembre, inoltre, verrà lanciata una massiccia campagna vaccinale di 10 giorni, ha annunciato il ministro della Salute Mutahi Kagwe. Il ministro, in un comunicato, ha sottolineato che il Kenya ha registrato "una forte diminuzione" dei casi gravi e dei decessi negli ultimi 14 giorni, con un tasso di positività che ha oscillato tra lo 0,8 e il 2,6%. Dall'inizio della pandemia, il Paese ha registrato ufficialmente 254.629 casi e 5.325 morti.

NUOVA ZELANDA

La Nuova Zelanda porrà fine, all'inizio di dicembre, al lockdown anti Covid in vigore da tre mesi e mezzo nella città più grande del paese, Auckland, adottando una nuova strategia per combattere il coronavirus: Lo ha dichiarato il primo ministro Jacinda Ardern, precisando che, a partire dalle 23:59 ora locale del 2 dicembre, la Nuova Zelanda adotterà una nuova risposta al Covid-19 volta a contenere la variante Delta, piuttosto che tentare di eliminarla del tutto. "La dura verità è che la Delta è qui e non se ne andrà", ha detto ai giornalisti. "E anche se nessun Paese è riuscito a eliminare completamente la variante Delta, la Nuova Zelanda è in una posizione migliore di altri per affrontarla". Finora il governo Andern aveva puntato alla completa eliminazione del virus, una politica 'zero-Covid', con rigide misure di contenimento, rigorosa tracciabilità dei contatti e severi controlli alle frontiere nonostante la malattia abbia ucciso solo una quarantina di persone su una popolazione di cinque milioni. Il nuovo sistema è una sorta di 'semaforo' per designare il livello di contenimento: il verde significa praticamente nessun controllo del virus, l'arancione richiede l'uso della mascherina in determinati luoghi mentre il rosso consente ai soli vaccinati l'accesso alle attività in pubblico. Auckland è attualmente isolata dal resto della Nuova Zelanda; i posti di blocco verranno rimossi il 15 dicembre. Rimarranno in vigore rigide regole di quarantena per gli arrivi internazionali, ma il governo si è impegnato ad alleggerirli dall'inizio del prossimo anno.


   

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