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Oltre 4mila arresti alle proteste pro Navalny, rilasciata Yulia

Manifestazioni in almeno 35 città del Paese

Sono oltre 4.000, e per l'esattezza 4.027, i manifestanti finora fermati durante le proteste in Russia contro la detenzione dell'oppositore numero uno di Putin, Alexey Navalny: lo riferisce l'ong Ovd-Info sul suo sito ufficiale. L'ong ha notizia di 1.167 fermi a Mosca e 862 a San Pietroburgo.

In Piazza Sennaya, a San Pietroburgo, "la polizia ferma brutalmente i giornalisti" nonostante indossino gilet gialli con su scritto "Stampa" e mostrino i tesserini, riporta la testata online Meduza, secondo cui uno dei fermati è il fotoreporter Georghi Markov, che stava scattando foto per il sito Znak.com.

Navalny, 44 anni, è statao arrestato il 17 gennaio scorso al suo ritorno dalla Germania, dove era stato ricoverato in seguito a un tentativo di avvelenamento.

La polizia russa ha fermato e poi rilasciato la moglie di Aleksey Navalny, Yulia Navalnaya, mentre andava assieme a un gruppo di manifestanti verso il carcere di Matrosskaya Tishina di Mosca, dove è rinchiuso l'oppositore, secondo quanto riporta la tv Dozhd. Un video pubblicato da Meduza mostra i manifestanti che urlano in coro "Libertà" per Navalny. Secondo Interfax, i funzionari di polizia hanno compilato nei riguardi di Yulia Navalnaya un verbale amministrativo sulla "partecipazione a una protesta non autorizzata che ha implicato disturbi per passanti e trasporti". Il verbale sarà esaminato domani in tribunale.

Gli Stati Uniti di Joe Biden, per bocca del segretario di Stato Antony Blinken, condannano le "tattiche brutali" della Russia contro i manifestanti di opposizione. "Gli Stati Uniti condannano l'uso persistente di tattiche brutali contro manifestanti pacifici e giornalisti da parte delle autorità russe per la seconda settimana consecutiva - afferma in un tweet il segretario di Stato americano Antony Blinken -. Rinnoviamo il nostro appello alla Russia affinché rilasci i detenuti per aver esercitato i loro diritti umani, tra cui Aleksey Navalny", conclude.

"Anche oggi condanno gli arresti di massa e l'uso sproporzionato della forza contro manifestanti e giornalisti in Russia. Le persone devono poter esercitare il loro diritto di manifestare senza timore di repressione. La Russia deve rispettare i suoi impegni internazionali", ha scritto l'Alto Rappresentante Ue Josep Borrell.

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