Non si placa lo scontro sui transgender tra JK Rowling e i gruppi Lgbt sostenuti da alcuni vip, fra cui l'attore di Harry Potter, Daniel Radcliffe.
La scrittrice britannica, creatrice della saga del maghetto, è tornata a difendere l'identità femminile come una realtà biologica, rivelando di aver subito una serie di abusi, fra cui un'aggressione sessuale quando era ventenne e maltrattamenti domestici da parte del primo marito. Proprio per rispondere alle accuse arrivate da più parti, l'autrice ha scritto un dettagliato resoconto di quanto subito e lo ha pubblicato sul suo sito internet. Si definisce una "vittima di abusi domestici e aggressione sessuale" e ha sottolineato la sua piena libertà di espressione, difendendo i tweet postati nei giorni scorsi.
"Dico queste cose non certo per suscitare compassione, bensì per solidarietà con le molte donne che hanno una storia come la mia e che sono state definite estremiste per esprimere dubbi sugli spazi privi di differenze di genere", ha inoltre affermato. Mentre Rowling cerca di difendersi, però, altri la attaccano. Dopo Radcliffe è intervenuta anche l'attrice Emma Watson, che veste i panni di Hermione nella serie cinematografica di Harry Potter. "I trans meritano di vivere la loro vita senza che siano altri a definirli", ha tuonato. Parole simili quelle di un'altra star, Eddie Redmayne, secondo cui la scrittrice coi suoi controversi tweet è andata contro l'identità e la dignità dei transgender.
Nei giorni scorsi l'attore Daniel Radcliffe ha avuto un botta e risposta con l'autrice e a lanciare il guanto di sfida era stata proprio la scrittrice in una serie di 'tweet' molto criticati dai gruppi Lgbt che l'hanno accusata di discriminazione.
In uno di questi affermava, in pratica, che le cosiddette "persone col ciclo mestruale" si devono definire semplicemente donne. In un altro, sottolineava di amare le persone transessuali, "ma cancellare il concetto di sesso elimina la capacità di molti di discutere in modo significativo delle proprie vite". La polemica è montata e Radcliffe ha deciso di intervenire non tramite i social media, su cui non è presente, ma prendendo posizione sul sito del Trevor Project, un'organizzazione pro Lgbt di cui è testimonial.
"Le donne transgender sono donne", ha affermato l'attore. "Ogni affermazione in senso opposto cancella l'identità e la dignità delle persone transgender e va contro tutte le indicazioni delle associazioni che offrono un sostegno professionale e hanno molta più esperienza su questo argomento di Jo (Rowling) o me". Radcliffe si è rivolto direttamente ai lettori dei libri di Harry Potter che erano stati colpiti negativamente dai commenti della scrittrice, ricordando che al loro interno prevale su tutto il concetto di amore senza distinzioni.