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brasile - Il racconto del fotografo coi ritratti delle finestre di Milano

23 marzo

Redazione ANSA SAN PAOLO

Bloccato nel suo appartamento milanese con la moglie e i due figli, un fotografo brasiliano si è lanciato in un progetto artistico che lo mantiene occupato e rafforza il rapporto con i suoi vicini, diventati irraggiungibili: una serie di ritratti "dalla finestra", che documenti la vita in quarentena nell'epoca del coronavirus.
    Intervistato da Uol, il sito news della Folha de Sao Paulo, Rafael Jacinto ha raccontato che tutto è cominciato lo scorso 7 marzo, quando ha scattato dalla strada una foto della moglie, Micha, alla finestra del suo appartamento. "Una foto molto semplice ma che per me aveva un contenuto molto forte, era la settimana in cui la gente ha cominciato a cantare dai balconi. E io sentivo che dovevo fare qualcosa", ha spiegato.
    Grazie ad una app, ha aggiunto, "ho pubblicato un post raccontando che ero fotografo, che abitavo nella via tal dei tali e che volevo documentare in qualche modo la quarentena", pensando "che nessuno sarebbe stato interessato a partecipare, ma poi ho passato l'intero week end rispondendo a tutti quelli che mi hanno scritto".
    "Scendo in strada da solo, non parlo non nessuno. Ci mettiamo d'accordo sull'orario e mando un'avvertenza 15 minuti prima. La persona mi dice su Whatsapp quali sono le sue finestre, io ne scelgo una e loro accendono la luce e si mettono alla finestra, guardando verso di me. Non parlo con loro e possono apparire come preferiscono. Faccio lo scatto e me ne vado", ha raccontato il fotografo, precisando che esce sempre verso le 6 del pomeriggio, perché a quell'ora "riesco a vedere le case da dentro e da fuori".
    Jacinto ha già scattato 12 "ritratti alla finestra" dei suoi vicini, e sta prendendo appuntamento per un'altra ventina, sopreso dal modo positivo in cui è stato accolto il suo progetto. "Tutti mi ringraziano, mi dicono che in momenti come questi servono iniziative così, che non possiamo dimenticare che, anche rinchiusi in casa, siamo una comunità", ha spiegato.

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