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Dacic, con Di Maio per rafforzare partnership

Ministro a ANSA: 'Grazie Italia su Ue,riprendere dialogo Kosovo'

(di Franco Quintano e Dragan Petrovic) 

BELGRADO- La visita che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio farà lunedì a Belgrado sarà un'"ulteriore occasione per confermare gli ottimi rapporti tra Serbia e Italia in tutti i settori". Lo ha detto il primo vicepremier e ministro degli Esteri serbo Ivica Dacic che, in un'intervista all'ANSA, ringrazia l'Italia per il costante appoggio al processo di integrazione europea della Serbia, auspica un'accelerazione del processo negoziale con la Ue e ribadisce la richiesta a Pristina di abolizione dei dazi doganali anti-serbi, condizione per la ripresa del dialogo sul Kosovo interrotto da oltre un anno. "L'Italia è il primo Paese con il quale la Serbia ha concluso un accordo di partenariato strategico", ha osservato Dacic sottolineando come la collaborazione economica sia in "costante aumento". "L'Italia è tradizionalmente uno dei tre nostri maggiori partner economici, e uno dei principali investitori in Serbia". E in questo settore, per Dacic, vi sono margini di ulteriore miglioramento, per accrescere ancora l'interscambio e migliorarlo sotto l'aspetto qualitativo. Rilevando come la partnership fra i due Paesi sia molto forte anche sul piano politico e nei forum internazionali, il ministro degli Esteri ha ringraziato "l'Italia e i suoi leader per il costante appoggio alle nostre aspirazioni di adesione all'Unione europea". Dacic ha quindi detto di sperare che entro la fine dell'anno si possa organizzare a Belgrado una nuova riunione congiunta fra i due governi, la quarta, al fine di rafforzare il partenariato strategico fra i due Paesi. E un tale vertice a suo avviso sarebbe una ottima occasione per organizzare un Forum economico bilaterale con imprenditori e aziende italiane e serbe. Il capo della diplomazia serba ha al tempo stesso espresso insoddisfazione per la lentezza con cui procede a suo avviso il negoziato di adesione di Belgrado alla Ue. La Serbia, ha detto, "è pronta ad andare molto più velocemente verso l'ingresso nell'Unione, ma questo non dipende solo da noi". "Lo scorso anno abbiamo aperto soltanto due capitoli negoziali, nonostante fossimo pronti ad aprirne di più, ma l'intero anno è stato segnato dal voto europeo e dalla successiva formazione delle istituzioni dell'Unione", così che il tema dell'allargamento è rimasto in ombra. Dando un giudizio positivo sulla nuova metodologia annunciata da Bruxelles riguardo al processo negoziale, Dacic ha auspicato un rinnovato entusiasmo della Ue per la prospettiva di nuove adesioni. E su questo, ha osservato, "la nuova commissione europea, con le sue prime decisioni, infonde ottimismo". Sulla spinosa questione del Kosovo, il ministro Dacic ha nuovamente invitato Pristina ad abolire i dazi doganali maggiorati del 100% imposti oltre un anno fa sulle merci serbe, creando in tal modo le condizioni per la ripresa del dialogo. "Questa decisione irrazionale di Pristina va abolita, per consentire la continuazione del dialogo", ha detto il ministro che si aspetta dalla comunità internazionale pressioni sul nuovo governo kosovaro guidato da Albin Kurti per costringerlo a un comportamento responsabile. Per Dacic, sul Kosovo serve una soluzione "basata sul compromesso e non sull'imposizione, una soluzione che garantisca stabilità e una pace duratura nella nostra regione". (ANSAmed) 

 

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