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Sergio Zanotti liberato in Siria. Ai pm ha detto: 'Ero senza lavoro, lì per comprare dinari antichi'

Il connazionale rapito nell'aprile 2016. Conte: 'Ulteriore successo nostre istituzioni, in particolare dell'Aise'

A quasi tre anni dal suo rapimento e dopo che da due non si avevano più sue notizie, dal buco nero siriano riemerge sano e salvo l'italiano Sergio Zanotti, un imprenditore scomparso in circostanze finora rimaste avvolte dal mistero. A dare la notizia della liberazione è stato direttamente il premier Giuseppe Conte, che ha parlato di un uomo "in buone condizioni". Zanotti è stato sequestrato dai miliziani di Al Qaida.  L'uomo - sentito dagli inquirenti ha spiegato che in questi tre anni "ha cambiato circa 10 prigioni" ma di "essere stato trattato abbastanza bene". Le prigioni si trovavano tutte nella zona di Aleppo dove il nostro connazionale è arrivato, narcotizzato, il 14 aprile del 2016. 

L'aereo con a bordo l'imprenditore è atterrato all'aeroporto militare di Ciampino. Domani Zanotti sarà interrogato dai magistrati della procura di Roma che hanno aperto un fascicolo sulla vicenda per sequestro di persona con finalità di terrorismo.

"Ero senza lavoro, ho deciso di andare in Turchia, nella zona di Hatay a pochi chilometri dalla Siria, per cercare di acquistare dinari da rivendere in Europa dove nel mercato della numismatica hanno un valore. Sono stato però venduto dal mio tassista abusivo a dei miliziani che mi hanno narcotizzato: il 14 aprile del 2016 mi sono risvegliato in una casupola nella zona di Aleppo". E' quanto raccontato agli inquirenti da Sergio Zanotti, liberato ieri dopo tre anni di sequestro in Siria.

 

"A conclusione di una complessa e delicata attività di intelligence, investigativa e diplomatica, condotta in maniera sinergica, in data odierna siamo riusciti a ottenere la liberazione di Sergio Zanotti, rapito in Siria nell'aprile 2016. Il nostro connazionale appare in buone condizioni generali e tra qualche ora rientrerà in Italia, a Roma. Un ulteriore successo delle nostre Istituzioni e, in particolare, dell'Aise: a loro il mio più vivo e sentito ringraziamento". E' quanto si legge in una nota del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Zanotti verra' ascoltato domani mattina in una caserma del Ros a Rom. L'imprenditore bresciano arriverà questa sera all'aeroporto di Ciampino. L'audizione sarà svolta davanti al pm Sergio Colaiocco, della Procura di Roma, che sulla vicenda aveva aperto un fascicolo in cui si ipotizzava il reato di sequestro di persona con finalità di terrorismo.

"Sono contenta. Però non so niente di più. Adesso lo aspetto". Sono queste le prime parole della sorella di Sergio Zanotti, il bresciano scomparso da tre anni dopo un viaggio in Turchia. Era stato rapito ed è stato liberato oggi. "Sono troppo felice" ha commentato la sorella in lacrime.  

Dal ministro della Difesa Elisabetta Trenta congratulazioni all'Aise per la liberazione di Sergio Zanotti. "Alla nostra agenzia di intelligence il mio sentito ringraziamento", scrive il ministro su Twitter. "Con una attività mirata e incessante ha consentito la liberazione del nostro connazionale che potrà finalmente tornare a casa".

"Felice per la liberazione di Sergio Zanotti, l'ennesima operazione che conferma l'efficacia della nostra intelligence. Abbiamo professionisti di grande capacità e che tutelano gli italiani, sia in patria che all'estero". Lo dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini.

"La liberazione in Siria di Sergio Zanotti è una gran bella notizia. Le mie più sincere congratulazioni ai nostri apparati di intelligence, in particolare all'Aise, e a coloro che hanno lavorato per consentire la liberazione del nostro connazionale". Lo scrive in un tweet il vicepremier Luigi Di Maio.

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