"Abbiamo costruito un programma che
ovviamente, per diversi capitoli, andrà a susseguirsi con le
vicepresidenze che andremo a formare da qui al 18 aprile",
sottolinea Orsini: "Insomma: dobbiamo lavorare. Saranno momenti
complicati intensi ma faremo il meglio per le nostre imprese per
le nostre aziende perché questo dobbiamo fare, Confindustria fa
questo
"Le tre parole che abbiamo usato proprio nella costruzione del
programma sono dialogo, identità, unità. Dialogo: per noi è
fondamentale, vuol dire mettere al centro le imprese. Identità,
quindi far sentire l'ultimo nostro associato, ogni categoria,
ogni associazione parte di un progetto perché solo in quel modo
riusciamo a costruire un'identità di Confindustria. E unità:
basta con divisioni come tra grandi e piccole, non esistono
aziende grandi non nate piccole, abbiamo bisogno di unire.
Abbiamo bisogno che le aziende grandi siano le nostre
portabandiera nel mondo e che le aziende, comunque grandi,
facciano crescere i piccoli perché solo in quel modo riescono a
crescere le aziende".
La squadra dei vicepresidenti? Ci sarà anche Antonio Gozzi dopo
le proteste e dei ricorsi per l'esclusione della sua candidatura
alla presidenza? Prima di parlare di nomi, risponde il
presidente designato di Confindustria, "oggi dobbiamo parlare di
che capitoli mettere al centro. Ho detto oggi ai miei colleghi
che prima di mettere dei nomi dobbiamo partire dai capitoli. A
quel punto saremo in grado di mettere i migliori nomi, Antonio
Gozzi è una persona che io stimo molto, che ha fatto tantissimo
per il sistema ed ha un ruolo chiave nel mondo dell'acciaio e
del new green deal. È ovvio che sarà una persona con cui
dialogheremo per forza, ma con lui, come con Edoardo Garrone, e
con tutti quelli che hanno fatto la campagna elettorale di
Confindustria perché saranno un valore aggiunto, perché hanno
rappresentato comunque imprese, territori, aziende e noi
dobbiamo lasciare indietro nessuno. Questo sarà la nostra
chiave, sicuramente, per i prossimi quattro anni".
Nel merito delle sfide che deve affrontare Confindustria,
Orsini ricorda che è Carlo Bonomi il presidente, spetta a lui
dare una linea che spetta fino all'assemblea del 23 maggio che
eleggerà il nuovo presidente. "Però - aggiunge - il tema della
competitività sarà un tema chiave in Europa, anche il tema
dell'energia sarà un tema chiave, è un altro tema chiave che noi
abbiamo messo al centro del nostro programma è sicuramente la
certezza del diritto: abbiamo bisogno che le imprese e le
istituzioni siano sempre più vicine per far crescere le nostre
imprese".
E nel metodo aggiunge: "Partiremo dal programma. Gli
imprenditori scegliendo, oggi, ovviamente hanno scelto il
programma oltre alla persona. La cosa che possiamo fare in più e
che dobbiamo fare è che ogni tre-cinque mesi dobbiamo vedere lo
stato d'avanzamento dei progetti che noi ci siamo dati: è quello
quello che facciamo in azienda tutti i giorni, mettere al centro
il progetto che ci siamo prefissati, capire se quel progetto sta
avanzando, se non sta avanzando capire perché. Quindi usare
tanta concretezza per riuscire a mettere a terra i progetti per
il futuro delle nostre imprese".
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