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Svimez, Pil +0,9% al Sud nel 2023, con il Pnrr +1,4%

Svimez, Pil +0,9% al Sud nel 2023, con il Pnrr +1,4%

'Se tutto il piano è realizzato si può chiudere il gap col Nord'

ROMA, 18 luglio 2023, 12:34

Redazione ANSA

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Banconote - RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Svimez stima una crescita del Pil italiano del +1,1% nel 2023, con una crescita nel Mezzogiorno (+0,9%) di soli tre decimi di punto percentuale in meno rispetto al Centro-Nord (+1,2%), nelle anticipazioni del rapporto 2023.

    Queste previsioni si basano sull'ipotesi di un utilizzo parziale delle risorse del Pnrr. Con la piena efficienza del piano, il Pil del Sud potrebbe far segnare già nel 2023 una crescita superiore di circa 5 decimi (fino all'1,4%) e di circa 4 decimi nel Centro-Nord. In seguito, il contributo aggiuntivo del Pnrr tenderebbe ad aumentare più al Sud, fino a chiudere il divario di crescita con il Nord nel 2025. 

Complessivamente, fino al 2027, l'impatto cumulato del Pnrr sul Pil italiano potrebbe raggiungere un valore pari a 5,1 punti percentuali: 8,5 al Sud e 4,1 nel Centro-Nord. Anche le previsioni Svimez nell'ipotesi prudenziale di un utilizzo parziale delle risorse del Pnrr indicano che dovrebbe "confermarsi la capacità dell'economia meridionale di tenere il passo con il resto del Paese anche nell'anno in corso, in un contesto di 'normalizzazione0 della crescita nazionale dopo la ripartenza sostenuta del biennio scorso".

Questa capacità potrebbe essere rafforzata, nel secondo semestre dell'anno," da un'efficace conclusione degli interventi relativi al periodo di programmazione 2014-2020 dei fondi europei della coesione". I dati con le anticipazioni del Rapporto Svimez 2023 sull'economia e la società del Mezzogiorno, sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa. "Nel 2024 e nel 2025 - sostiene la Svimez - la crescita italiana dovrebbe attestarsi su valori rispettivamente del +1,4 e del +1,2%, con uno scarto di crescita sfavorevole al Mezzogiorno, ma dell'ordine di pochi decimi di punto. Un divario territoriale ben più contenuto di quello osservato nelle passate fasi di ripresa ciclica. In corrispondenza del picco registrato nel 2022, la dinamica crescente dei prezzi al consumo si è mostrata più sostenuta nel Mezzogiorno (+8,7% rispetto al +7,9% del Centro-Nord).

Per il prossimo triennio la SVIMEZ prevede un sentiero di rientro verso valori prossimi al 2% nel 2025, ma ancora segnato da rincari relativamente maggiori al Sud. Secondo le stime della Svimez, nel 2023 i consumi delle famiglie dovrebbero crescere più lentamente nel Mezzogiorno (+1,1% contro +1,7% del Centro-Nord) - mantenendosi su tassi di crescita tra i cinque e i sette decimi di punto percentuale inferiori al Centro-Nord anche nel biennio successivo - a causa della più sostenuta dinamica dei prezzi. Complessivamente, nel triennio di previsione, gli investimenti dovrebbero crescere in maniera più pronunciata nel Mezzogiorno, grazie ai ritmi di crescita del 2024-2025 stimati al di sopra della media delle regioni centro-settentrionali. L'associazione segnala inoltre che un'ulteriore stretta monetaria della Bce "avrebbe effetti recessivi più intensi al Sud".
   

Fitto: 'Avanti il lavoro sulla terza rata, sono ottimista'

Per lo sblocco della terza rata dei fondi del Pnrr "sono ottimista e positivo. Il lavoro con la commissione europea va avanti. La semplificazione del dibattito politico sulla terza rata, come ho già detto, secondo me non serve. La terza rata è composta da 55 obiettivi al 31 dicembre dello scorso anno e per la prima volta abbiamo una serie di obiettivi fisici che vanno verificati, non solo riforme". Lo afferma il ministro agli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, a margine della conferenza stampa sulle Anticipazioni del Rapporto Svimez 2023. Fitto lo definisce "un lavoro complesso che stiamo facendo bene e costruttivamente con la Commissione europea".

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