Snam ha chiuso l'esercizio 2022 con ricavi in crescita dell'11,1% a 3,32 miliardi di euro. In calo dello 0,6% a 2,24 miliardi il margine operativo lordo e del 4,5% a 1,16 miliardi l'utile netto.
Lo annuncia il gruppo che spiega come i ricavi siano stati spinti dal "business dell'efficienza energetica", mentre sul margine operativo lordo abbiano pesato la flessione nei ricavi regolati per 130 milioni e maggiori ammortamenti per 53 milioni. In crescita del 52% a 1,93 miliardi gli investimenti, mentre l'indebitamento finanziario netto si è ridotto da 14 a 11,9 miliardi. Sale del 5% il dividendo a 27,51 centesimi, come previsto peraltro dal piano strategico 2022-2026.
   Confermati gli obiettivi per l'esercizio in corso con investimenti in crescita del 9% a 2,1 miliardi di euro, di cui 1,9 miliardi per l'infrastruttura del gas e 0,2 miliardi per la transizione energetica. L'attività regolata salirà del 5% a "circa 22,4 miliardi", mentre l'utile netto sarà di "circa 1,1 miliardi", con un livello di debito netto "tra i 15 e i 15,5 miliardi di euro".
L'amministratore delegato Stefano Venier esprime "soddisfazione e un pizzico di orgoglio" per i risultati del gruppo e avverte che "il percorso per dotare il paese delle infrastrutture capaci di garantire la piena sicurezza energetica è appena iniziato". "Abbiamo presentato oggi al consiglio di amministrazione solidi risultati economici e finanziari - spiega - realizzando al contempo investimenti superiori del 50% rispetto all'anno precedente, per la maggior parte allineati alla tassonomia europea e ai Sustainable Development Goals".
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