(ANSA) - MILANO, 28 GEN - Nel 2020 le imprese e i siti
produttivi dei settori ad alta tecnologia (servizi IT, commercio
ICT, ICT manifatturiero, telecomunicazioni, farmaceutica,
biomedicale, aerospazio) in Italia sono arrivate a circa 150mila
unità, occupando poco più di 846 mila addetti. Sono dati del
Monitor dei settori ad
alta tecnologia della Direzione studi e ricerche di Intesa
Sanpaolo.
Secondo lo studio, i settori ad alta tecnologia pesano così
il 3% e il 5% in termini di unità locali e addetti sul sistema
complessivo delle imprese. Più elevato il peso in termini di
fatturato e valore aggiunto che, con valori stimati
rispettivamente di 217 miliardi e 76 miliardi, rappresentano il
7,7% e il 10,3% del totale delle imprese.
L'analisi sull'evoluzione del tessuto produttivo dal 2012 al
2020 evidenzia alcuni cambiamenti che stanno coinvolgendo i
settori ad alta tecnologia in Italia. "Innanzitutto si osserva
uno sviluppo più intenso per questi ultimi (+5,3% in termini di
unità locali, +9,1% in termini di addetti) rispetto al resto
dell'economia (-0,5% unità locali; +2,5% addetti), facendo
emergere una buona vivacità degli attori in essi attivi", spiega
il Monitor. I servizi di Information technology (It) e
l'aerospazio sono i due comparti che hanno registrato il
maggiore sviluppo.
Secondo i dati presenti nel registro delle Start-up
innovative, aggiornato a dicembre 2021, sono più di 6.000 quelle
specializzate nei settori ad alta tecnologia, oltre la metà del
totale. Il peso predominante è quello del comparto dei servizi
It che "hanno registrato un'accelerazione nel ritmo di sviluppo,
soprattutto nel 2021, confermando il processo di
digitalizzazione in atto nel sistema economico", specifica lo
studio. (ANSA).
Imprese hi tech a quota 150mila, cresce l'occupazione
Monitor di Intesa Sanpaolo, corre l'Information technology
