Giornata appesantita dal prezzo del
petrolio per Piazza Affari: con il greggio che fatica a tenere
quota 82 dollari al barile, l'indice Ftse Mib ha chiuso in
ribasso dello 0,78% a 24.339 punti, l'Ftse in calo dello 0,74% a
quota 26.330.
In generale i mercati azionari del Vecchio continente sono
stati incerti anche in attesa di indicazioni precise sulle
politiche monetarie da parte delle banche centrali: Londra ha
chiuso piatta, con Amsterdam in calo dello 0,1%, Parigi dello
0,4% e Madrid dello 0,7%. In leggero rialzo la Borsa di
Francoforte, che ha concluso con un segno positivo dello 0,2%.
Lievemente negativa Mosca, con il prezzo del gas in leggero
ribasso ad Amsterdam: il future sul metano con consegna a
dicembre ha chiuso in calo dell'1% a 112 euro al megawattora.
Giornata tranquilla per lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10
anni: il differenziale ha concluso a 190 punti base, sullo
stesso livello dell'apertura, e un rendimento del prodotto del
Tesoro al 3,91%.
In questo quadro in Borsa a Milano per Saipem non è bastato
un report positivo di Berenberg, con il titolo che ha chiuso
seguendo il calo del greggio in ribasso del 5,8% a 1,03 euro.
Vendite consistenti anche su Leonardo (-3%), Tenaris (-2,8%) ed
Enel, che ha concluso negativa del 2,7%. Eni ha ceduto l'1,8%,
mentre tra i titoli principali spicca Campari, che ha segnato un
aumento dell'1,7%.
Nel paniere a minore capitalizzazione Mps ha chiuso in
aumento del 2,7% a 1,81 euro.
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